Licencia de Creative Commons
.
Uno sguardo sul mondo è protetto da Creative Commons Reconocimiento-NoComercial-SinObraDerivada 3.0 Unported License.
Il copyright permette l'uso dei contenuti di Uno sguardo sul mondo a fini non commerciali, sempre e quando non siano modificati, esigendo solo l'attribuzione all'autore con un link diretto al post originale di Uno sguardo sul mondo riprodotto.

28/12/11

2002-2102, l'euro(truffa) compie dieci anni.

No all'euro!
L’1 gennaio 2002 l'euro entrò fisicamente in circolazione in 12 stati europei e iniziò così una delle più grandi truffe ai danni dei cittadini da parte delle banche e dei lobby del potere economico. Ammetto che allora fui uno di quegli sciocchi che con entusiasmo salutarono l'arrivo della moneta unica, anche se già dopo pochi mesi notai che qualcosa non andava bene. Infatti tutti si resero conto che i prezzi erano saliti e che l'euro invece di un'opportunità era un inganno, ma era troppo tardi per tornare indietro. Demmo la colpa agli arrotondamenti o all’eccessivo tasso di conversione, ma di qualunque cosa si trattasse in realtà tutti vedemmo come la nostra valuta nazionale in euro valeva improvvisamente meno e come quindi eravamo più poveri.

Entro pochi giorni l'euro compie 10 anni, circolando in 17 paesi mentre altri fanno la coda per aderire all’eurodisastro. Nel bel mezzo della crisi provocata dagli agenti neoliberisti la moneta unica sta perdendo sempre di più popolarità tra ampi settori di cittadini, mentre coloro che ne traggono beneficio, cioè l'industria, la finanza e le multinazionali, continuano a difenderlo con la complicità dei governanti burattini come la Heil Merkel, il nano Sarkozy, i banchieri Monti e Papademos e il recente eletto zerbino hergestellt in Deutschland Rajoy.

La Commissione Europea pochi giorni fa ha annunciato ufficialmente che non festeggerá il decimo anniversario dell'introduzione dell’eurotruffa e immagino che nessuno pensi di farlo, considerando quello che sta accadendo in Europa dove la sensazione dell’inganno è stata sostituita dalla certezza che siamo le vittime di una truffa perpetrata da banche, aziende e politici neoliberlali globalisti.
Questa certezza è confermata da alcuni dati terrificanti che la Ocu, un’organizzazione spagnola dei consumatori, ha pubblicato in questi giorni e che dimostrano come grazie all’eurotruffa il costo della spesa è aumentato tre volte rispetto all'aumento dei salari dopo l'entrata in vigore dell'euro.
I salari sono aumentati del 14% in 10 anni, mentre i prezzi al consumo si sono incrementati in tutti i settori fino ad arrivare al +32% nella zona euro. In  Spagna la Ocu specifica che la spesa alimentare di una famiglia media è salita da 4600€/anno a 6400€/anno, il che significa un incremento del 48%. Concretamente indica che cosa è successo nel caso di alcuni generi di prima necessità: pane +85%, uova +114%, latte +48%, riso +45%, patate  +116%, olio +33%.

Non si salvano neanche le case il cui prezzo è aumentato del 66% o i trasporti che hanno sommato incrementi che oscillano tra il 45 e il 58%, tutto ciò senza contare i recenti aumenti causati dai tagli vergognosi imposti dalle politiche neoliberiste. Per il trasporti la Ocu indica un aumento del 45% per i treni, del 48% per gli autobus, del 58% per il trasporto urbano e dell’82% per i carburanti. Non conosco i dati dell’Italia, ma sono sicuro che la situazione è assai simile e comunque vale l’informazione dell’aumento medio del 32% dei prezzi nell’eurozona.

Il 1 ° gennaio l'euro compie 10 anni...auguri e zero di questi giorni.

14/12/11

Merkel e Sarkozy, braccio politico del Nuovo Ordine Mondiale (NWO)

Non c'è da aggiungere nulla alla vignetta apparsa su un giornale spagnolo....complimenti al disegnatore Kap.
Merkel e Sarkozy, ma anche Monti, Papadimos, Draghi, Lagarde, Barroso, Van Rompuy sono servi del neoliberalismo che pretende di distruggere il benessere sociale ed i diritti umani sull'intero pianeta...

Ps: finca particular vuol dire terreno privato



13/12/11

Karl-Theodor zu Guttenberg dal plagio all’UE


Guttenberg
Da tempo ormai non ho dubbi sul fatto che la clase politica rappresenta un lobby,  una casta, e che funciona come tale. I membri di un lobby si proteggono, si aiutano, si fanno favori, preservano i loro interessi a scapito della collettività ed i politici non sono da meno. Se nel caso del settore privato non mi sembra un comportamento reprovevole, a meno che i loro atti non significhino una violazione dei diritti fondamentali delle persone come sta succededo ad esempio con il lobby finanziario neoliberale, nel caso del pubblico mi sembra una vera e propria aberrazione. Un buon politico dev’essere al servizio della collettività e non dei suoi interessi privati. Dovrebbe essere un cittadino come gli altri considerando che la democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo come disse Lincoln.

Per questo quando vengo a conoscenza di uno di questi tramini sottobanco di cui sono protagonisti tutti i politici, indipendentemente dallo schieramento e dal paese a cui appartengono, mi sento specialmente preso per i fondelli.
L’Italia è specialista nell’avere politici mafiosi e corrotti, ma il clientelismo è una caratteristica di tutto l’homo politicus.

Qualcuno ricorderà lo scandalo che obbligò a dimettersi nel mese di marzo l’allora ministro della difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg perché si scoprì che aveva plagiato la sua tesi dottorale. Peccata minuta rispetto ai casi nostrani eppure lasciò l’incarico ministeriale.
Il signor copione però, trascorsi appena pochi mesi, ha già trovato un altro impiego. In questi tempi in cui i politici ci chiedono sacrifici e la disoccupazione in Europa supera il 16%, lui e quelli come lui non rimangono disoccupati a lungo come invece succede ai comuni mortali. Il signor copione è stato assunto  nientepopodimeno che dall’UE in qualità di consigliere per promuovere l’utilizzo libero di internet in paesi con regimi autoritari, una posizione che non esisteva ed è stata creata recentemente all’interno dell’agenda digitale europea. A quanto pare Karl-Theodor zu Guttenberg non è un comune mortale e ne sa parecchio dell’utilizzo di internet.

Ecco, io invece credo di avere sbagliato tutto nella vita; dovevo fare il politico!

07/12/11

A chi serve l’euro? No all’euro franco-tedesco

NO all'euro franco-tedesco
Il 9 di dicembre si celebra la riunione del Consiglio Europeo che i media di (dis)informazione si sono già incaricati di definire come il summit per salvare l’euro dal disastro. I poteri finanziari e politici stanno da tempo diffondendo tra la popolazione attraverso le loro agenzie di stampa e la televisione quel temore a risvolti drammatici che ci fanno abbassare la testa ed accettare qualsiasi misura liberticida. Non è fantasia; il nanetto Sarkozy si è rivolto ai francesi parlando di rifondazione della UE e la heil Merkel al Bundestag dichiarando che l’euro è l’unica opzione possibile per evitare che l’Europa si spezzi e che tutti i cittadini cadano in un terribile abisso.
Tuttavia io sono cittadino europeo e non trovo che l’euro mi abbia fatto particolamente del bene. Prima ancora che la moneta unica entrasse in circolazione il governo mi mise le mani nelle tasche per rispettare non so quali criteri di convergenza; quando poi mi diedero i nuovi biglietti scoprii che dall’oggi al domani tutto era diventato più caro di circa il 20%. L’UE aveva imposto un cambio spropositato per certi paesi come l’Italia, la Spagna o il Portogallo che ci fece svegliare un bel giorno con meno potere d’acquisto mentre loro –Germania e Francia- conservarono il loro status. Mentre i paesi del nord mantenevano la loro ricchezza, quelli del sud iniziarono a capire che li avevano presi per i fondelli.

Con il trascorrere degli anni le cose sono peggiorate per la gente fino a sboccare nella situazione attuale quando l’appartenenza alla zona euro sta privando la gente dei pochi beni che ha guadagnato con il sudore della fronte. Mi sembra evidente che  al cittadino comune l’euro non fa bene. Ma allora sorge una domanda spontanea: perché il nanodittatore Merkozy si impegna a tutti i costi nella difesa dell’euro?
La risposta come tante altre di questa crisi finanziaria si trova negli uffici dei dirigenti delle banche tedesche e francesi. Il nano e la dittatrice vogliono salvare dalla bancarotta le loro banche che prestarono grandi somme di denaro senza garanzie agli altri paesi europei mediante operazioni finanziarie che se fossero investigate rivelerebbero la loro illegalità.
Oltretutto dietro a queste operazioni illegali chi c’è? C’è Goldman Sachs, la banca USA con cui collaborarono tra gli altri Mario Draghi, attuale governatore della BCE, Mario Monti, attuale primo ministro del governo golpista dell’Italia e Lukas Papademos primo ministro della Grecia. Oltretutto Mario Monti è ancora stipendiato da Goldman Sachs che pretende di diventare ufficialmente la futura banca mondiale del capitalismo globalizzato e che opera nell’ombra come se già lo fosse. Non mi meraviglia che il fantoccio yeswecan Obama faccia pressione sull’UE affinché salvi l’euro perché al contrario si scatenerebbe una crisi molto più ampia anche verso il sistema finanziario americano.

È chiaro che tutti quei politici che chiedono sacrifici alla popolazione, che impongono tagli allo stato del benessere, che prospettano scenari globali disastrosi solo vogliono salvare le loro banche e le loro imprese e per farlo portano alla bancarotta stati interi, vedasi la Grecia. La Germania e la Francia non dubitano di portare al fallimento gli altri paesi europei pur di salvare le proprie banche ed aziende. Banche ed aziende sono le uniche ad avere tratto beneficio da quest’invenzione liberticida chiamata euro. I cittadini comuni invece hanno perso benessere.

La Germania ha bisogno dell’euro più degli altri; ha bisogno di una moneta unica che gli altri stati non possano controllare affinché le sue esportazioni non siano influenzate  negativamente dalla svalutazione delle altre monete. Ha bisogno che gli altri stati europei non possano emettere la loro propria moneta, cosa che in ultima analisi vuol dire mantenere la propria sovranità. La Germania ha una vocazione dittatoriale e lo sta dimostrando ancora una volta. La Francia la segue da vicino perché non vuole rinunciare ad avere una posizione egemonica nella nuova e futura federazione europea. Tuttavia c’è da ricordare che la volontà tedesca di controllare l’Europa ci è costata assai cara agli europei non molto tempo fa.

Perché invece la Grecia, il Portogallo, l’Italia ed il resto di paesi europei che chiaramente stanno pagando molto caro il conto dell’euro e i cui cittadini sono privati di benessere e democrazia insistono a salire sulla carovana della moneta unica? Perché i loro governanti sono vili servi del capitale; non servono il popolo ma gli interessi delle banche e delle aziende, Monti e Papademos in prima fila. Non c’è dubbio, in Spagna è appena stato eletto il conservatore Mariano Rajoy; la prima cosa che ha fatto è stata una riunione con i banchieri del suo paese, poi con i rappresentanti degli imprenditori e per ultimo con le parti sociali. Chiarissimo, no?
Alle multinazionali ed alle banche interessa un mondo globalizzato con una moneta unica che loro controllino. Gli interessa avere ai loro piedi paesi interi per salassarli, per vendergli prodotti e per indebitarli a più non posso; per questo collocano la loro gente, vili servi del capitale, nei posti di comando e non gliene frega niente delle regole democratiche come è successo con il colpo di stato in Italia.
Al grande capitale interessa che l’euro continui in circolazione perché il grande capitale è transnazionale e quando ha divorato tutto quello che ha vicino vuole divorare ancora. Al cittadino comune invece interessa agire localmente secondo la cosiddetta economia reale che non ha pretese di espansione mondiale né di globalizzazione. L’economia reale è quella che viviamo quotidianaente e che ci permette di accedere ad un casa, a prodotti di qualità, alla sanità e all’educazione pubblica, proprio a tutto quello che l’arrivo dell’euro dei banchieri e delle multinazionali ha messo in pericolo.

Certamente a me l’euro franco-tedesco non serve...e a te?

Meditate gente, meditate...

05/12/11

Oltre al danno la beffa - l'amica dei banchieri Fornero piange in conferenza stampa

La commedia dell'arte nasce in Italia nel XVI secolo; nel 1750 Goldoni per primo la definisce  così ed usa la parola arte nel suo significato di mestiere, professione, ma anche nell'accezione dell'insieme di coloro che esercitano tale professione. La commedia dell'arte dunque viene intesa come la commedia della professione o dei professionisti -attori professionisti- ed è recitata improvvisando sulla base di un canovaccio e non di un testo scritto.

4 dicembre 2011, 261 anni dopo la sua nascita ufficiale, assistiamo ad una rappresentazione neanche troppo brillante al puro stile della commedia dei professionisti. La  signora IntesaSanpaolo Fornero,  ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità, piange durante la conferenza stampa di presentazione della manovra quando annuncia le misure pensionistiche. È un'improvvisazione patetica, di cattivo gusto, falsa e pure recitata male, tanto che il signor GoldmanSachs-Bildergerg-Trilaterale Monti  accanto a lei non può evitare di ridere sotto i baffi come si vede nell'immagine. La signora Fornero vuole piangere, ma non le scende neanche una misera lacrima.


Lei piange, lui ride.


Qualche giornalista, sui quotidiani asserviti al potere, ha voluto vedere nelle  lacrime della signora Fornero, che nel suo curriculum vanta tra le altre posizioni ricoperte vicine agli interessi delle banche quella di Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, un atto di estrema umanità.
Io che non sono giornalista di questi quotidiani, ma un semplice blogger con una piccola dose di buon senso nelle inesistenti lacrime dell'amica dei banchieri Fornero ci vedo una cattiva recitazione, improvvisata al puro stile della commedia dell'arte, della commedia dei professionisti dove gli attori indossavano una maschera che ne copriva il volto. In questo caso la Fornero, ma anche tutto il governo nato dal colpo di stato, ha voluto indossare la maschera del "abbiamo un cuoricino e siamo esseri umani come voi"... oltre al danno, la beffa.

Meditate gente, meditate...

PS: questa foto appariva su Repubblica. È rimasta on-line solo qualche minuto ed è stata  prontamente cambiata con un'altra meno impietosa, dove il signor Bildergerg Monti non ride e la signora intesasanpaolo Fornero è più contenuta...e poi ditemi che la manipolazione mediatica non esiste...

 

01/12/11

House of numbers, una versione NON ufficiale dell'HIV/AIDS

1 di dicembre, giorno mondiale per la lotta contro l'AIDS.
Come ogni anno assistiremo al trito e ritrito spettacolo di cifre, promesse di nuove scoperte, dichiarazioni di medici ed esperti, drammi personali... tutto ciò sotto l'egida del paradigma dominante che impone la sua unica verità sull'HIV/AIDS.


Ciò nonostante la versione ufficiale non è l'unica, anche se è la sola che trova spazio nei media. C'è gente molto coraggiosa che parla dalle trincee e che spiega con proprietà e dettagli come esiste un'altra versione, non ufficiale, sull'HIV/AIDS.

Io solo ricorderò due realtà; in primo luogo che lo stesso Luc Montagnier premio Nobel per la medicina nel 2008 per la scoperta dell'HIV, ha riconosciuto recentemente di non avere mai isolato il virus dell'HIV ed in secondo luogo che la rivista spagnola D-Salud ha promesso un'alta somma di denaro a chi presenti una fotografia del virus, dal momento che quelle che circolano in internet e sui giornali specializzati sono solo ricostruzioni fatte al computer. Al giorno d'oggi nessuno ha presentato questa prova...


Il documentario che propongo in questo caso s'intitola House of numbers, di Brent Leung, che ha vinto vari premi in festival di tutto il mondo e che mi sembra particolarmente rivelatore...