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21/02/12

HIV/AIDS la menzogna continua - La scienza del panico

Sono varie ormai le voci  che affermano che l'HIV/AIDS è un montaggio frutto di una grave ed odiosa frode scientifica. 

I laboratori che producono i test Elisa che vengono utilizzati per scoprire il presunto virus dellI'HIV avvertono sulle confezioni che non servono per diagnosticare la sieropositività.

Il virus dell'HIV non è mai stato isolato.

La commercializzazione dell'AZT era stata vietata per la chemioterapia perché troppo tossico. Le case farmaceutiche si trovarono con ingenti quantitá di AZT da smaltire per recuperare i costi di produzione.

Ci sono più di 7o patologie che possono dare come risultato un falso positivo alle analisi per l'HIV.

Sulle confezioni dei vaccini influenzali c'è un'avvertenza che dice di non fare il test per l'HIV dopo essere stati vaccinati, perché può creare interferenza.

Il documentario La scienza del panico di Otaduy Sömme e Patrizia Monzani affronta queste ed altre questioni attraverso le parole di medici e ricercatori ma anche attraverso la testimonianza di persone che sono state vittime di questo vile inganno e ne sono uscite.

Certamente fa riflettere e merita di essere diffuso.




 



20/02/12

La fine ufficiale della libertà su internet


Da tempo ormai la libertà su internet è una chimera; anzi penso che non ci sia mai stata libertà su internet, perché qualsiasi movimento di un utente normale all'interno del world wide web viene registrato su un server e può essere ricostruito.

Nei paesi totalitari come la Cina o i paesi islamici la censura è un fatto noto ed avviene apertamete, ma nei governi occidentali, in primis gli Stati Uniti e l’Unione Europea che si propongono come democrazie, la censura ed il controllo non possono ancora essere esercitate alla luce del giorno.

In questi paesi  affinché la gente accetti senza discutere restrizioni alle libertà esistenti bisogna dare la sensazione che tali restrizioni sono necessarie e che vengono effettuate per il bene e la sicurezza comune. Ecco perché i governi creano terribili minacce fantasma che sono  tanto inesistenti quanto efficaci nella creazione di quel sustrato che successivamente favorirà l'introduzione delle misure liberticide.

Dal 2001 fu creata la minaccia del terrorismo globale che, guidato in realtà dai servizi segreti delle potenze mondiali, ha permesso l'introduzione di misure assurde di controllo sulle persone che le popolazione ha accettato per paura, nella convinzione che fossero necessarie. Oggi la minaccia della recessione economica, creata e pilotata dai banchieri, elimina le libertà costituzionali che i lavoratori hanno ottenuto negli ultimi 30 anni; vengono utilizzati anche la paura e il discorso che è necessario perdere certi diritti in nome di un maggiore benessere in futuro -che, detto qui tra noi, non arriverà mai. Anche in questo caso la popolazione, manipolata con abilità, sta inghiottendo l’amara ed inutile medicina.

Il modus operandi per censurare internet negli Stati Uniti e nell'Unione Europea seguirà lo stesso copione; l'elite sta rispolverando la minaccia del terrorismo globale, anche se ora ce lo presentano con l'aspetto del terrorismo cibernetico. In tempi recenti sui media ufficiali, stampa e televisione, si sono moltiplicate le notizie di possibili minacce che girerebbero in rete; in questo modo iniziano a diffondere la psicosi necessaria che spingerà le persone a chiedere una maggiore sicurezza (= controllo). Minacce di virus distruttivi, di attacchi a siti istituzionali, di phishing, di furto di dati sensibili predispongono le persone affinché le misure di controllo siano viste come inevitabili e quindi benedette in nome dell’incolumità.

Sono di oggi le voci che annunciano la possibilità che l'8 marzo si verifichi in internet un’interruzione globale del servizio o un attacco informatico che lascerebbe milioni di utenti senza collegamento. L'anno scorso invece si diffuse il fake che Anonymous avrebbe attaccato facebook e alla fine non avvenne; tuttavia molti internauti in quel momento si mostrarono indignati e ricettivi all’idea di aumentare il controllo sulla rete in modo che i pirati non agissero impunemente.

Come fa di solito, l'élite che cerca di governare il mondo prima crea la minaccia fantasma e manipola la coscienza umana bombardandola con paura ed insicurezza; quando la coscienza è sufficientemente turbata dai bombardamenti e quindi indifesa, allora le impone quelle misure miracolose che promettono di restituire la pace e la sicurezza. La gente accetta le misure come l'unica uscita dal caos e, voilà, ancora una volta l'élite finanziaria ottiene i suoi due obiettivi: mantiene o rinforza il business da un lato e dall'altro  schiavizza un po’ di più la popolazione. In questo contesto, come ho spiegato in un altro articolo, sono convinto che il gruppo Anonymous, almeno nel suo nucleo, è un'invenzione dei servizi segreti occidentali per dare un'identità alla falsa minaccia globale che cavalca la rete.

Non c'è da stupirsi quindi che sia stato dato  l’allarme su possibili minacce informatiche e sono sicuro che nel prossimo futuro si moltiplicheranno, perché l'élite finanziaria ha dichiarato la fine ufficiale della (già inesistente)  libertà su internet.

Congratulazioni agli oligarchi che hanno ottenuto un altro dei loro obiettivi: il nuovo ordine mondiale è ogni giorno più vicino...



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16/02/12

L'Europa autorizza la soia transgenica di Bayer, Monsanto e Pioneer

La Commissione europea ha dato ieri il via libera all’importazione e alla trasformazione, per fini alimentari e per produrre mangimi, di 4 tipi di soia OGM di Bayer, Monsanto e Pioneer. Ambientalisti e agricoltori la definiscono una decisione autoreferenziale che alimenta solo le lobby del biotech e non tiene conto della volontà dei cittadini.

La Commissione Ue ha autorizzato nuove varietà transgeniche malgrado la contrarietà della maggioranza dei cittadini europei

Ieri la Commissione europea ha autorizzato, per dieci anni, l'importazione e la trasformazione, a fini alimentari e per produrre mangimi, di quattro tipi di soia OGM: la A5547-127 della Bayer, la 356043 della Pioneer, e le 40-3-2 e Mon 87701 di Monsanto.
Secondo quanto previsto dalle procedure di autorizzazione per l’immissione di prodotti alimentari OGM nel mercato, in mancanza di una decisione finale, favorevole o contraria, dei rappresentanti dei 27 Stati membri riuniti in appello, l’ultima parola spetta alla Commissione europea. In questo caso, infatti, è stata la Commissione europea ad aver dato esecuzione alla proposta di autorizzazione. E su questa modalità decisionale, non sono mancati i commenti da parte di alcuni rappresentanti dei produttori e del mondo ambientalista.
L'autorizzazione delle 4 varietà di soia OGM è l'ennesima iniziativa autoreferenziale della Commissione europea, che si assume la responsabilità di autorizzare nuove varietà transgeniche anche di fronte all’assenza di una posizione a maggioranza qualificata dei 27 Stati membri e alla vasta contrarietà dei cittadini europei, testimoniata e riconfermata ad ogni rilevazione di Eurobarometro”. 

I colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti; così Alessandro Triantafyllidis, presidente dell’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (AIAB) commenta la notizia, sottolineando che nonostante le recenti decisioni di BASF e Monsanto di abbandonare l'operatività in Europa, questi colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti. “Tutto questo – continua il presidente AIAB - avviene con quella che appare sempre di più come una complicità della Commissione Europea e dell'EFSA, che danno la propria approvazione sui nuovi OGM ad ogni singola notifica ricevuta dall'industria biotech.
Per Legambiente la decisione è uno scacco matto alla sicurezza alimentare. Gran parte della soia che importiamo finisce nella catena alimentare proprio attraverso i mangimi destinati agli animali d’allevamento. Si tratta quindi di una decisione discutibile che trascura il principio di precauzione a discapito della sostenibilità ambientale, della sicurezza dei consumatori e dell’agroalimentare di qualità, alimentando solo le lobby del biotech.

Fonte: Daniela Sciarra per www.ilcambiamento.it


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10/02/12

La pericolosa inutilità dei tagli promossi dalla politica neoliberista


Da tempo ormai si percepisce che tutte le misure che vengono decise dai palazzi del potere e che si portano a termine per risolvere i problemi generati dalla crisi non solo non sono effettive, ma addirittura peggiorano la situazione. Lo sanno i pensionati, i lavoratori del settore pubblico e privato, la classe media e in genere tutte quelle persone che ogni giorno constatano come il loro potere d’acquisto ed il loro benessere diminuiscono; mi riferisco al 90% della popolazione.

Nonostante questo evidente e desolante panorama che ci ha condotto alla recessione, l’UE per mezzo di Angela Merkel, l’FMI, il BCE, la politica del Consiglio Europeo insistono sulla necessità di un  maggiore rigore fiscale e sulla drastica riduzione del debito pubblico che alla fine vuole dire maggiori tagli alle prestazioni sociali, ai salari, alle pensioni, all’istruzione, alla sanità e allo stato di benessere dei lavoratori. Le classi alte invece non soffrono alcuna crisi; lo sappiamo dagli indici di consumo che spiegano che la vendita di beni di lusso è aumentata negli ultimi anni. Per questo la crisi sta diventando sempre più odiosa; rivela spudoratamente che c’è una minoranza che vive a spese della maggioranza.

Logicamente i tagli fanno sì che la gente consuma di meno –se ci sono meno soldi si spende di meno- e che quindi l’economia di consumo invece di progredire si comprima. I tagli sono inutili, lo dimostrano i dati che indicano che la fiducia dei mercati che si pretendeva di ristabilire con le misure draconiane non è apparsa da nessuna parte in quei paesi in cui sono state applicate. Gli interessi del debito pubblico continuano ad essere altissimi in Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna ed Italia. Tutti questi paesi hanno applicato senza battere ciglio la linea dei tagli ma il loro debito pubblico non è sceso; di fatto in tutti quanti è aumentato come percentuale del PIB. In Spagna è passato dal 36% al 68% del PIB, in Portogallo dal 68% al 102%, in Grecia dal 107% al 161%, in Irlanda dal 25% al 107% e in Italia dal 103% al 120%. 
I tagli propiziati dalle politiche neoliberiste hanno per tanto dimostrato la loro inutilità se pretendono di ridurre il debito pubblico, ma la cosa più sconcertante è che i mercati considerano che gli Stati non potranno pagare il debito se non crescono , ma la mancanza di crescita genera la famosa sfiducia que Merkel & co. pretendono di abbattere. È evidente che la sfiducia continua ad esistere nonostante i tagli.

Ci sarebbe allora da chiedersi perché i governanti non vedono una cosa così ovvia e non cambiano rotta. Imboccano una strada sbagliata anche ora che sembra che si siano resi conto che è necessario promuovere misure che favoriscano la crescita. Fino a poco tempo fa dicevano che la mancanza di crescita era dovuta all’eccessiva spesa pubblica e adesso predicano che è colpa dei salari troppo alti. Per questo entriamo ora nella fase delle riforme del lavoro che ridurranno gli stipendi, gli indennizzi oltre ad abbattere le conquiste sociali dei lavoratori. Non bisogna essere un indovino per sapere che la stupidità neoliberista farà crollare l’economia dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi; di fatti nell’ottica del consumo il problema più grande per i PIIGS è la mancanza di domanda. Da un lato la domanda è scesa a causa dell’enorme abbassamento dei redditi da lavoro, gli stipendi che si traducono in potere d’acquisto, e dall’altro è stata ridotta dalla scarsità di credito causata dal vertiginoso aumento dei redditi da capitale finanziario, ossia degli speculatori neoliberisti.
La riduzione dei salari che ora viene predicata e la riduzione della spesa publica ridurranno ulteriormente la domanda di beni di consumo, provocando un pericoloso circolo vizioso per un’economia di mercato.

Non lo capiscono Merkozy, Monti, Papademos, Lagarde, Kenny, Barroso ed i loro amici? In realtà credo che lo capiscano, lo sappiano e lo facciano apposta per demolire la poca democrazia rimasta e favorire così l’instaurazione della dittatura del capitale, fautrice del nuovo ordine mondiale. Attaccano l’economia, il benessere delle persone per ridurre libertà e diritti con la scusa della crisi. Mi sembra chiaro che tutti loro sono servi dei neoliberisti che muovono i fili dell’economia globale e che voglio diventare padroni assoluti delle persone. Mi sembra anche chiaro che non si fermeranno finché non vi saranno riusciti e che sono ogni giorno più vicini al raggiungimento del loro obbiettivo.
In Europa il neoliberismo è liderato dalla Germania, prima economia dell’eurozona; le sue banche ed il suo capitale vogliono impossessarsi dell’intero continente acquistando a prezzi stracciati i beni degli altri paesi che, per questo, devono continuare ad avere problemi. Del resto i tedeschi ci hanno già provato con il nazismo che da loro fu partorito, adesso ci provano con altre forme di imposizione dittatoriale non meno odiose di quella.

Personalmente non credo che la soluzione alla crisi sia il ritorno ad una società e ad un’economia di consumo; credo piuttosto che si debba approfittare della congiuntura per sotterrare definitivamente il sistema capitalista neoliberista che ha ampiamente dimostrato di essere settario, dittatoriale, amorale, distruttivo ed antidemocratico. Il capitalismo solo cerca il profitto in sè, senza altri valori. Nel nome del profitto impoverisce il pianeta, uccide la gente, distrugge l’ambiente; non gli importano le tradizioni o la cultura né si fa alcuno scrupolo morale. Il denaro è il suo unico dio che viene adorato al di sopra di qualsiasi altro dio. Per  tutto questo e per ritornare a una società umana fatta di umani e per umani credo che il capitalismo como lo conosciamo oggi, plasmato nelle dottrine neoliberiste, dev’essere completamente sradicato dal pianeta. I suoi seguaci devono essere banditi.
Per me l’unica soluzione è che la gente comune reagisca globalmente ed elimini alla radice il dannoso neoliberismo che favorisce pochissimi speculatori avidi di potere e di controllo, mentre danneggia la quasi totalità delle persone.

Così finisce il documentario di Naomi Klein Shock economy, l'ascesa del capitalismo dei disastri:
In questo momento quando c’è tanto in gioco se vogliamo riposte alla crisi economica che ci lascino un mondo più salutare, più giusto, più pacifico, dobbiamo uscire allo scoperto ed obbligare a crearlo.

Succederà?  Ci sarà una rivoluzione globale? Ho seri dubbi…

09/02/12

La cosca Fornero

Da quando si è messa ipocritamente a piangere quando annunciò il primo giro di batoste la Fornero ci sta un po' sui maroni a tutti quanti. Anche se alcuni dissero che fu sincera, io in quel frangente vidi una cattiva interpretazione tetrale, forzata, ipocrita, sorniona: una vera presa per i fondelli, insomma.  Quella faccia da megera, spigolosa, dura e con spirito tatcheriano a me sembra che di tenero e di sensibile abbia ben poco.

Per chi ancora nutre dubbi e creda che sia una personcina a modo, sensibile e vicina ai cittadini in questi giorni è venuta alla luce la Fornero connection che vede come protagonisti lei stessa, suo marito Mario Deaglio e la figlia Silvia.

Elsa Fornero non è vicina ai bisogni dei cittadini, ma fa parte delle caste danarose piene di privilegi che arraffano, si aggiudicano fondi, collocano famigliari in posti di prim'ordine, insomma fa parte di quel sistema clientelare tipico di tutti coloro che ricoprono cariche di rilevanza, di potere.
La sua è un'autentica cosca famigliare degna di cosa nostra, anche se quando si tratta di persone altolocate e del settore privato si chiama lobby.

Il servizio che potete vedere a continuazione illustra nei dettagli quale sia la cosca Fornero...meditate, gente, meditate...



02/02/12

Bilderberg 2011, lista dei partecipanti nostrani.

Grazie al sito La verdad oculta possiamo sapere chi furono i partecipanti nostrani alla riunione del Bilderberg group 2011, quei massoni della finanzia mondiale che ogni anno si ritrovano a porte chiuse per confabulare sui destini del mondo.
Naturalmente appare il suo nome, il nome del nonnetto cinico e sornione, il Goldman Sachs che guida l'Italia e che se la ride sotto i baffi ogni volta che appare in televisione a pigliare per i fondelli tutti gli italiani.
Non mi sorprende neppure la presenza delle più alte cariche dell'UE, quelle che non vengono elette democraticamente, ma  sono scelte a porte chiuse.

Italia

Bernabé, Franco, CEO di Telecom Italia SpA
Elkann, John, Presidente, Fiat S.p.A.
Monti, Mario, Presidente, Univers Commerciale Luigi Bocconi
Scaroni, Paolo, CEO di Eni S.p.A.
Tremonti, Giulio, Ministro del tesoro

Organizzazioni internazionali

Almunia, Joaquín, Vicepresidente della Comissione Europea

Daele, Frans van, Capo di gabinetto del Presidente del Consiglio Europeo
Kroes, Neelie, Vicepresidente della Comissione Europea, Comissario per l'Agenda Digitale

Lamy, Pascal, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio
Rompuy, Herman van, Presidente del Consiglio Europeo
Sheeran, Josette, Direttore Esecutivo del Programma Mondiale per gli Alimenti
Solana Madariaga, Javier, Presidente, Centro per l'Economía M0ndiale ESADEgeo e geopolitica
Trichet, Jean-Claude, allora Presidente della Banca Centrale Europea
Zoellick, Robert B., Presidente, Gruppo della Banca Mondiale


Insomma, poi ci chiamano complottisti....meditate gente, meditate...