Grífol
è una multinazionale spagnola di emoderivati, ossia di prodotti ricavati dal
sangue; grazie a questa peculiare attività l’anno scorso realizzò vendite per
un valore di oltre 2300 milioni di euro, aumentando il profitto del 4,6%
rispetto al 2010. Certamente all’interno del sistema medico allopatico, basato
tra l’altro sul commercio del sangue, e all’interno del capitalismo
neoliberista si tratta di un affare assai redditizio. La medicina ufficiale, le
sue operazioni chirurgiche invasive, gli sforzi per preservare la vita fisica
anche se in condizioni lamentevoli non possono fare a meno del sangue per
sopravvivere, proprio come i vampiri.
Visto
che il sangue non può essere prodotto artificialmente, esiste un’autentica
ossessione per ottenerlo in dosi massicce dai donanti per poi venderla agli
ospedali o per fare esperimenti di ogni genere. E ci sono aziende del
capitalismo globalizzato come Grífols che si alimentano grazie a tali
operazioni, proprio come i vampiri.
Non
meraviglia allora che i moderni vampiri del capitalismo come Víctor Grífols,
presidente della compagnia omonima, chiedano pubblicamente che i governi
permettano di pagare i fornitori di sangue come succede in altri paesi. Negli
USA o in Germania –sempre sono gli stessi protagonisti quando si tratta di
notizie in relazione al neoliberismo- la figura del fornitore di sangue esiste
da tempo ed è pure remunerata.
Durante
una conferenza all’Esade, una scuola manageriale che sforna e programma menti
neoliberiste, il dirigente della multinazionale ha dichiarato che la vendita
del sangue per i disoccupati sarebbe una maniera per guadagnare soldi e che Grífols
sarebbe disposto a pagare fino a 70 euro alla settimana.
Per
il vampiro solo ci sono vantaggi nella compravendita del sangue: specifica che negli
Stati Uniti si spendono circa 600 milioni di dollari per pagare i fornitori e
questo denaro potrebbe rimanere in Spagna. Oltretutto ha ricordato che il
plasma perso si recupera velocemente, così che non si producono inconvenienti
reali per la salute del fornitore. Nel suo intervento non poteva mancare la
scusa della crisi che ultimamante permette di introdurre ogni tipo di barbarie;
spiegò che i 147 centri per la donazione –sarebbe più corretto dire vendita- del
plasma che Grífols possiede negli Stati uniti potrebbero trasferisi in Spagna
creando fino a 6000 posti di lavoro. Ecco, un vantaggio dietro l’altro anche se
ovviamente il vampiro si è dimenticato di specificare i veri vantaggi che non
sono precisamente per la comunità, ossia i tremedi guadagni che il sangue
genererà per la multinazionale, denaro guadagnato togliendo letteralmente il
sangue alla gente più bisognosa
Certo, le multinazionali, le banche, le corporazioni, il capitalismo
neoliberista, gli imprenditori senza scrupoli lo fanno di già; i vampiri
guadagnano badilate di soldi dissanguando metaforicamente la gente. Perché
allora non farlo letteralmente?
Una volta poi che si pagano i disoccupati per ottenere il loro sangue, perché allora non pagarli affinché vendano un rene, un polmone, un pezzo di fegato o un occhio? Alla fine tutto ha un prezzo e secondo certi uomini d'affari può essere comprato o venduto.
Una volta poi che si pagano i disoccupati per ottenere il loro sangue, perché allora non pagarli affinché vendano un rene, un polmone, un pezzo di fegato o un occhio? Alla fine tutto ha un prezzo e secondo certi uomini d'affari può essere comprato o venduto.
Senza dubbi la professione di fornitore di
sangue ha un grande futuro...