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28/12/11

2002-2102, l'euro(truffa) compie dieci anni.

No all'euro!
L’1 gennaio 2002 l'euro entrò fisicamente in circolazione in 12 stati europei e iniziò così una delle più grandi truffe ai danni dei cittadini da parte delle banche e dei lobby del potere economico. Ammetto che allora fui uno di quegli sciocchi che con entusiasmo salutarono l'arrivo della moneta unica, anche se già dopo pochi mesi notai che qualcosa non andava bene. Infatti tutti si resero conto che i prezzi erano saliti e che l'euro invece di un'opportunità era un inganno, ma era troppo tardi per tornare indietro. Demmo la colpa agli arrotondamenti o all’eccessivo tasso di conversione, ma di qualunque cosa si trattasse in realtà tutti vedemmo come la nostra valuta nazionale in euro valeva improvvisamente meno e come quindi eravamo più poveri.

Entro pochi giorni l'euro compie 10 anni, circolando in 17 paesi mentre altri fanno la coda per aderire all’eurodisastro. Nel bel mezzo della crisi provocata dagli agenti neoliberisti la moneta unica sta perdendo sempre di più popolarità tra ampi settori di cittadini, mentre coloro che ne traggono beneficio, cioè l'industria, la finanza e le multinazionali, continuano a difenderlo con la complicità dei governanti burattini come la Heil Merkel, il nano Sarkozy, i banchieri Monti e Papademos e il recente eletto zerbino hergestellt in Deutschland Rajoy.

La Commissione Europea pochi giorni fa ha annunciato ufficialmente che non festeggerá il decimo anniversario dell'introduzione dell’eurotruffa e immagino che nessuno pensi di farlo, considerando quello che sta accadendo in Europa dove la sensazione dell’inganno è stata sostituita dalla certezza che siamo le vittime di una truffa perpetrata da banche, aziende e politici neoliberlali globalisti.
Questa certezza è confermata da alcuni dati terrificanti che la Ocu, un’organizzazione spagnola dei consumatori, ha pubblicato in questi giorni e che dimostrano come grazie all’eurotruffa il costo della spesa è aumentato tre volte rispetto all'aumento dei salari dopo l'entrata in vigore dell'euro.
I salari sono aumentati del 14% in 10 anni, mentre i prezzi al consumo si sono incrementati in tutti i settori fino ad arrivare al +32% nella zona euro. In  Spagna la Ocu specifica che la spesa alimentare di una famiglia media è salita da 4600€/anno a 6400€/anno, il che significa un incremento del 48%. Concretamente indica che cosa è successo nel caso di alcuni generi di prima necessità: pane +85%, uova +114%, latte +48%, riso +45%, patate  +116%, olio +33%.

Non si salvano neanche le case il cui prezzo è aumentato del 66% o i trasporti che hanno sommato incrementi che oscillano tra il 45 e il 58%, tutto ciò senza contare i recenti aumenti causati dai tagli vergognosi imposti dalle politiche neoliberiste. Per il trasporti la Ocu indica un aumento del 45% per i treni, del 48% per gli autobus, del 58% per il trasporto urbano e dell’82% per i carburanti. Non conosco i dati dell’Italia, ma sono sicuro che la situazione è assai simile e comunque vale l’informazione dell’aumento medio del 32% dei prezzi nell’eurozona.

Il 1 ° gennaio l'euro compie 10 anni...auguri e zero di questi giorni.

14/12/11

Merkel e Sarkozy, braccio politico del Nuovo Ordine Mondiale (NWO)

Non c'è da aggiungere nulla alla vignetta apparsa su un giornale spagnolo....complimenti al disegnatore Kap.
Merkel e Sarkozy, ma anche Monti, Papadimos, Draghi, Lagarde, Barroso, Van Rompuy sono servi del neoliberalismo che pretende di distruggere il benessere sociale ed i diritti umani sull'intero pianeta...

Ps: finca particular vuol dire terreno privato



13/12/11

Karl-Theodor zu Guttenberg dal plagio all’UE


Guttenberg
Da tempo ormai non ho dubbi sul fatto che la clase politica rappresenta un lobby,  una casta, e che funciona come tale. I membri di un lobby si proteggono, si aiutano, si fanno favori, preservano i loro interessi a scapito della collettività ed i politici non sono da meno. Se nel caso del settore privato non mi sembra un comportamento reprovevole, a meno che i loro atti non significhino una violazione dei diritti fondamentali delle persone come sta succededo ad esempio con il lobby finanziario neoliberale, nel caso del pubblico mi sembra una vera e propria aberrazione. Un buon politico dev’essere al servizio della collettività e non dei suoi interessi privati. Dovrebbe essere un cittadino come gli altri considerando che la democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo come disse Lincoln.

Per questo quando vengo a conoscenza di uno di questi tramini sottobanco di cui sono protagonisti tutti i politici, indipendentemente dallo schieramento e dal paese a cui appartengono, mi sento specialmente preso per i fondelli.
L’Italia è specialista nell’avere politici mafiosi e corrotti, ma il clientelismo è una caratteristica di tutto l’homo politicus.

Qualcuno ricorderà lo scandalo che obbligò a dimettersi nel mese di marzo l’allora ministro della difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg perché si scoprì che aveva plagiato la sua tesi dottorale. Peccata minuta rispetto ai casi nostrani eppure lasciò l’incarico ministeriale.
Il signor copione però, trascorsi appena pochi mesi, ha già trovato un altro impiego. In questi tempi in cui i politici ci chiedono sacrifici e la disoccupazione in Europa supera il 16%, lui e quelli come lui non rimangono disoccupati a lungo come invece succede ai comuni mortali. Il signor copione è stato assunto  nientepopodimeno che dall’UE in qualità di consigliere per promuovere l’utilizzo libero di internet in paesi con regimi autoritari, una posizione che non esisteva ed è stata creata recentemente all’interno dell’agenda digitale europea. A quanto pare Karl-Theodor zu Guttenberg non è un comune mortale e ne sa parecchio dell’utilizzo di internet.

Ecco, io invece credo di avere sbagliato tutto nella vita; dovevo fare il politico!

07/12/11

A chi serve l’euro? No all’euro franco-tedesco

NO all'euro franco-tedesco
Il 9 di dicembre si celebra la riunione del Consiglio Europeo che i media di (dis)informazione si sono già incaricati di definire come il summit per salvare l’euro dal disastro. I poteri finanziari e politici stanno da tempo diffondendo tra la popolazione attraverso le loro agenzie di stampa e la televisione quel temore a risvolti drammatici che ci fanno abbassare la testa ed accettare qualsiasi misura liberticida. Non è fantasia; il nanetto Sarkozy si è rivolto ai francesi parlando di rifondazione della UE e la heil Merkel al Bundestag dichiarando che l’euro è l’unica opzione possibile per evitare che l’Europa si spezzi e che tutti i cittadini cadano in un terribile abisso.
Tuttavia io sono cittadino europeo e non trovo che l’euro mi abbia fatto particolamente del bene. Prima ancora che la moneta unica entrasse in circolazione il governo mi mise le mani nelle tasche per rispettare non so quali criteri di convergenza; quando poi mi diedero i nuovi biglietti scoprii che dall’oggi al domani tutto era diventato più caro di circa il 20%. L’UE aveva imposto un cambio spropositato per certi paesi come l’Italia, la Spagna o il Portogallo che ci fece svegliare un bel giorno con meno potere d’acquisto mentre loro –Germania e Francia- conservarono il loro status. Mentre i paesi del nord mantenevano la loro ricchezza, quelli del sud iniziarono a capire che li avevano presi per i fondelli.

Con il trascorrere degli anni le cose sono peggiorate per la gente fino a sboccare nella situazione attuale quando l’appartenenza alla zona euro sta privando la gente dei pochi beni che ha guadagnato con il sudore della fronte. Mi sembra evidente che  al cittadino comune l’euro non fa bene. Ma allora sorge una domanda spontanea: perché il nanodittatore Merkozy si impegna a tutti i costi nella difesa dell’euro?
La risposta come tante altre di questa crisi finanziaria si trova negli uffici dei dirigenti delle banche tedesche e francesi. Il nano e la dittatrice vogliono salvare dalla bancarotta le loro banche che prestarono grandi somme di denaro senza garanzie agli altri paesi europei mediante operazioni finanziarie che se fossero investigate rivelerebbero la loro illegalità.
Oltretutto dietro a queste operazioni illegali chi c’è? C’è Goldman Sachs, la banca USA con cui collaborarono tra gli altri Mario Draghi, attuale governatore della BCE, Mario Monti, attuale primo ministro del governo golpista dell’Italia e Lukas Papademos primo ministro della Grecia. Oltretutto Mario Monti è ancora stipendiato da Goldman Sachs che pretende di diventare ufficialmente la futura banca mondiale del capitalismo globalizzato e che opera nell’ombra come se già lo fosse. Non mi meraviglia che il fantoccio yeswecan Obama faccia pressione sull’UE affinché salvi l’euro perché al contrario si scatenerebbe una crisi molto più ampia anche verso il sistema finanziario americano.

È chiaro che tutti quei politici che chiedono sacrifici alla popolazione, che impongono tagli allo stato del benessere, che prospettano scenari globali disastrosi solo vogliono salvare le loro banche e le loro imprese e per farlo portano alla bancarotta stati interi, vedasi la Grecia. La Germania e la Francia non dubitano di portare al fallimento gli altri paesi europei pur di salvare le proprie banche ed aziende. Banche ed aziende sono le uniche ad avere tratto beneficio da quest’invenzione liberticida chiamata euro. I cittadini comuni invece hanno perso benessere.

La Germania ha bisogno dell’euro più degli altri; ha bisogno di una moneta unica che gli altri stati non possano controllare affinché le sue esportazioni non siano influenzate  negativamente dalla svalutazione delle altre monete. Ha bisogno che gli altri stati europei non possano emettere la loro propria moneta, cosa che in ultima analisi vuol dire mantenere la propria sovranità. La Germania ha una vocazione dittatoriale e lo sta dimostrando ancora una volta. La Francia la segue da vicino perché non vuole rinunciare ad avere una posizione egemonica nella nuova e futura federazione europea. Tuttavia c’è da ricordare che la volontà tedesca di controllare l’Europa ci è costata assai cara agli europei non molto tempo fa.

Perché invece la Grecia, il Portogallo, l’Italia ed il resto di paesi europei che chiaramente stanno pagando molto caro il conto dell’euro e i cui cittadini sono privati di benessere e democrazia insistono a salire sulla carovana della moneta unica? Perché i loro governanti sono vili servi del capitale; non servono il popolo ma gli interessi delle banche e delle aziende, Monti e Papademos in prima fila. Non c’è dubbio, in Spagna è appena stato eletto il conservatore Mariano Rajoy; la prima cosa che ha fatto è stata una riunione con i banchieri del suo paese, poi con i rappresentanti degli imprenditori e per ultimo con le parti sociali. Chiarissimo, no?
Alle multinazionali ed alle banche interessa un mondo globalizzato con una moneta unica che loro controllino. Gli interessa avere ai loro piedi paesi interi per salassarli, per vendergli prodotti e per indebitarli a più non posso; per questo collocano la loro gente, vili servi del capitale, nei posti di comando e non gliene frega niente delle regole democratiche come è successo con il colpo di stato in Italia.
Al grande capitale interessa che l’euro continui in circolazione perché il grande capitale è transnazionale e quando ha divorato tutto quello che ha vicino vuole divorare ancora. Al cittadino comune invece interessa agire localmente secondo la cosiddetta economia reale che non ha pretese di espansione mondiale né di globalizzazione. L’economia reale è quella che viviamo quotidianaente e che ci permette di accedere ad un casa, a prodotti di qualità, alla sanità e all’educazione pubblica, proprio a tutto quello che l’arrivo dell’euro dei banchieri e delle multinazionali ha messo in pericolo.

Certamente a me l’euro franco-tedesco non serve...e a te?

Meditate gente, meditate...

05/12/11

Oltre al danno la beffa - l'amica dei banchieri Fornero piange in conferenza stampa

La commedia dell'arte nasce in Italia nel XVI secolo; nel 1750 Goldoni per primo la definisce  così ed usa la parola arte nel suo significato di mestiere, professione, ma anche nell'accezione dell'insieme di coloro che esercitano tale professione. La commedia dell'arte dunque viene intesa come la commedia della professione o dei professionisti -attori professionisti- ed è recitata improvvisando sulla base di un canovaccio e non di un testo scritto.

4 dicembre 2011, 261 anni dopo la sua nascita ufficiale, assistiamo ad una rappresentazione neanche troppo brillante al puro stile della commedia dei professionisti. La  signora IntesaSanpaolo Fornero,  ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità, piange durante la conferenza stampa di presentazione della manovra quando annuncia le misure pensionistiche. È un'improvvisazione patetica, di cattivo gusto, falsa e pure recitata male, tanto che il signor GoldmanSachs-Bildergerg-Trilaterale Monti  accanto a lei non può evitare di ridere sotto i baffi come si vede nell'immagine. La signora Fornero vuole piangere, ma non le scende neanche una misera lacrima.


Lei piange, lui ride.


Qualche giornalista, sui quotidiani asserviti al potere, ha voluto vedere nelle  lacrime della signora Fornero, che nel suo curriculum vanta tra le altre posizioni ricoperte vicine agli interessi delle banche quella di Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, un atto di estrema umanità.
Io che non sono giornalista di questi quotidiani, ma un semplice blogger con una piccola dose di buon senso nelle inesistenti lacrime dell'amica dei banchieri Fornero ci vedo una cattiva recitazione, improvvisata al puro stile della commedia dell'arte, della commedia dei professionisti dove gli attori indossavano una maschera che ne copriva il volto. In questo caso la Fornero, ma anche tutto il governo nato dal colpo di stato, ha voluto indossare la maschera del "abbiamo un cuoricino e siamo esseri umani come voi"... oltre al danno, la beffa.

Meditate gente, meditate...

PS: questa foto appariva su Repubblica. È rimasta on-line solo qualche minuto ed è stata  prontamente cambiata con un'altra meno impietosa, dove il signor Bildergerg Monti non ride e la signora intesasanpaolo Fornero è più contenuta...e poi ditemi che la manipolazione mediatica non esiste...

 

01/12/11

House of numbers, una versione NON ufficiale dell'HIV/AIDS

1 di dicembre, giorno mondiale per la lotta contro l'AIDS.
Come ogni anno assistiremo al trito e ritrito spettacolo di cifre, promesse di nuove scoperte, dichiarazioni di medici ed esperti, drammi personali... tutto ciò sotto l'egida del paradigma dominante che impone la sua unica verità sull'HIV/AIDS.


Ciò nonostante la versione ufficiale non è l'unica, anche se è la sola che trova spazio nei media. C'è gente molto coraggiosa che parla dalle trincee e che spiega con proprietà e dettagli come esiste un'altra versione, non ufficiale, sull'HIV/AIDS.

Io solo ricorderò due realtà; in primo luogo che lo stesso Luc Montagnier premio Nobel per la medicina nel 2008 per la scoperta dell'HIV, ha riconosciuto recentemente di non avere mai isolato il virus dell'HIV ed in secondo luogo che la rivista spagnola D-Salud ha promesso un'alta somma di denaro a chi presenti una fotografia del virus, dal momento che quelle che circolano in internet e sui giornali specializzati sono solo ricostruzioni fatte al computer. Al giorno d'oggi nessuno ha presentato questa prova...


Il documentario che propongo in questo caso s'intitola House of numbers, di Brent Leung, che ha vinto vari premi in festival di tutto il mondo e che mi sembra particolarmente rivelatore...




29/11/11

Deodoranti ed antitraspiranti responsabili del cancro al seno.

Ogni giorno mi convinco sempre di più che dobbiamo evitare i prodotti chimici che riempiono  le nostre case per sostituirli con alternative naturali.
Questo giro faccio riferimento ai deodoranti e agli antitraspiranti che molti di noi usano ogni giorno per l’igiene personale. Questi prodotti sono direttamente ed indirettamente responsabili della maggior parte dei casi di cancro al seno perché contengono cloridrato d’alluminio, una sostanza che riduce o inibisce il sudore e che può provocare una mutazione nelle cellule.

Il corpo elimina le tossine in determinate zone; si tratta della parte posteriore delle ginocchia e delle orecchie, dell’area dell’inguine e delle ascelle. Gli antitraspiranti evitano l’eliminazione delle tossine e questo provoca che il corpo le depositi nelle ghiandole linfatiche che si trovano sotto le braccia causando alla fine una forte acidificazione.
D’altra parte l’alluminio viene assorbito attraverso la pelle delle ascelle, tanto negli uomini quanto nelle donne, intossicando seriamente il corpo. Nel caso delle donne l’intossicazione è assai più frequente perché si depilano questa zona molto più degli uomini.
L’acidificazione provocata dalla mancata eliminazione delle tossine insieme all’intossicazione da alluminiio è la ragione per la quale la maggior parte dei cancri al seno si sviluppano nella parte superiore della zona del seno, dove per l’appunto si trovano le ghiandole.

Bisogna anche ricordare che l’alluminio non viene usato solo per i deodoranti, ma anche per creme idratanti ed altri prodotti igienici, di modo che l’intossicazione si può produrre a diversi livelli.

Allume di rocca
Proprio come per altri prodotti chimici che hanno dimostrato la loro tossicità, anche per il deodorante si tratta di trovare alternative naturali che oltre ad essere efficaci siano innocue per la salute. L’alternativa più conosciuta è forse l’allume di rocca, anche se si trovano ormai varie linee di prodotti naturali per l’igiene personale.

In ultimo voglio ricordare uno dei più potenti deodoranti naturali che neutralizza il cattivo odore, il bicarbonato di sodio.
Il bicarbonato di sodio si applica direttamente sulle ascelle anche se presenta un inconveniente: lascia le ascelle bianche. Per rendere l’uso più facile si può però mescolare con alcune gocce del nostro olio essenziale favorito.

No alla chimica, si alla natura.

fonte: rivista D-Salud nº143

Super size me, documentario sul fast food

Il fast food si è diffuso come abitudine alimentaria per tutto il pianeta. Mac Donald's, Burger King, Kentucky fried chicken, Pizza hut, Domino's Pizza, Wendy's, Telepizza ed un lungo eccetera di catene di fast food hanno conquistato i luoghi più reconditi del pianeta diffondendo i loro prodotti grazie a studiate campagne di marketing e a prezzi popolari
Per decenni hanno operato indisturbati, generando un giro d'affari spettacolare che gli ha permesso di comprare il silenzio e la tolleranza di quegli organismi che dovrebbero tutelare la salute dei consumatori.
Ciò nonostante negli ultimi anni si sono moltiplicate le denunce di persone che accusano il fast food di provocare obesità, così come le denunce di associazioni animaliste che rivelano che gli animali che si trasformano in hamburger sono troppo spesso allevati in condizioni igieniche precarie e soffrono torture e maltrattamenti.

Il documentario Super size me forma parte di questa fortunata serie di denunce che svelano quanto il fast food sia dannoso per la salute. Il regista e protagonista si sottomette volontariamente per un mese a una dieta di fast food del Mac Donald's, mostrandoci in questo modo i problemi psicofisici di cui soffrirà. È un documentrario imprescindibile per prendere coscienza dei danni del fast food alla salute.

Non credo che nessuno con un po' di buonsenso dopo aver visto Super size me abbia ancora voglia di andare ad un ristorante fast food, considerando anche che in Italia abbiamo una ricca cultura gastronomica che ci permette di stare alla larga dalla spazzatura alimentaria yankee.

Eccolo...un classico...fa venire i brividi...


La versione in italiano si trova in youtube divisa in 7 capitoli.


PRIMO CAPITOLO




secondo capitolo: http://youtu.be/lQWpuJdPA8o

terzo capitolo:  http://youtu.be/PYSA0bVqz0Q


quinto capitolo:  http://youtu.be/3Et-zv7_oTw


settimo capitolo: http://youtu.be/9iafY0F_Xm4

22/11/11

Esiste il libero arbitrio? I guardiani del destino.

Con il passare degli anni, la mia posizione rispetto all’eterna questione se esiste o no il libero arbitrio ha fluttuato molto; ho abbracciato l’esistenza del libero arbitrio che trasforma l’essere umano in un individuo capace di dirigere la propria vita, ma sono pure arrivato alla conclusione che tutto è già scritto da qualche parte e che il realtà siamo meri burattini in mano a una forza che maneggia tutto.
Si tratta in ogni caso di due estremi che non mi hanno mai convinto; avere piena libertà d’azione sotto sotto mi stressava perché mi rendeva completamente responsabile delle mie stupidaggini, ma anche sentirmi un burattino mi stressava perché allora cadevo in un lassismo fatalista che mi paralizzava mentalmente.
Ho trascorso anni interi ad oscillare da un estremo all’altro finché, tempo fa grazie ai tarocchi, ho raggiunto una sintesi tra i due concetti apparentemente inconciliabili.
Quando facevo i tarocchi di Marsiglia, la gente ad esempio voleva sapere che cosa le sarebbe accaduto in amore o sul lavoro; le mie infallibili previsioni non solo meravigliavano i miei clienti, ma anche me. Se potevo prevedere che trascorsi nove mesi una delle mie habitué avrebbe trovato una coppia fissa, se vedevo che un altro cliente avrebbe trovato lavoro nel campo delle telecomunicazioni senza esservi minimamente vincolato ed oltretutto constatavo che tutto ciò avveniva con puntualità, allora dove si trovava il libero arbitrio? L’evidenza che mi offrivano le numerosissime letture dei tarocchi che annunciavano situazioni che alla fine succedevano, anche se a volte con errori sulle tempistiche, mi spiegava che il libero arbitrio, visto come la possibilità assoluta di determinare il proprio destino, non esiste.
Il libero abrbitrio non esiste, tuttavia la stessa osservazione delle cose che mi condusse a questa conclusione, mi insegnò anche che tutti i fatti che azzeccavo erano situazioni che in un modo o nell’altro rappresentavano un qualcosa di speciale per chi mi interpellava. Tutte le situazioni che ero in grado di vedere con chiarezza portavano con sè grandi cambi che modificavano il percorso di vita del consultante. Invece, quando non erano fatti rilevanti, le risposte erano più vaghe, come se le carte e la mia visione non volessero compromettersi a dare una risposta definitiva. Addirittura a volte non indovinavo il responso. In tali occasioni l’evidenza dell’esistenza del libero arbitrio cadeva senza possibilità d’appello.

Che cosa succede allora? Esiste o no il libero arbitrio?
La chiarezza mi venne, come succede di solito in questi casi, quando smisi di pensarvi. Stavo dando lezioni di tarocchi e un’alunna mi fece la domanda da un milione di euro. Io stesso mi sopresi quando ascoltai le mie propie parole. Le dissi testualmente che il libero arbitrio esiste, ma non esiste.
Con il trascorrere del tempo questa considerazione è sfociata nella teoria degli svincoli esistenziali della quale parlo nel mio libro Il sentiero dell’eremita. Facendo le carte indovinavo fatti rilevanti, ma mi scappavano invece ii fatti privi di trascendenza. Avevo la risposta a un palmo dal naso, anche se non l’avevo vista immediatamente.

Il libero arbitrio esiste, ma non esiste. Esiste nei fatti privi di trascendenza, ma non esiste negli svincoli esistenziali. Uno svincolo esistenziale è un fatto cruciale per la nostra vita che la stessa coscienza ha stabilito a priori che avvenga. Facendo le carte indovinavo gli svincoli, ma gli altri avvenimenti restavano confusi. Questa constatazione mi portò alla chiara conclusione che il libero arbitrio non esiste per gli svincoli esistenzialim ma esiste per i ftti quotidiani e privi di trascendenza.
Per semplificare questa idea, ne Il sentiero dell’eremita, uso l’esempio del viaggio. Dobbiamo viaggiare da Barcellona a Madrid, passando da Saragozza. Questo itinerario è stabilito a priori, in modo che le tre città rappresentano gli svincoli esistenziali, concretamente il punto di partenza, il punto d’arrivo e un punto intermedio. Questi tre punti chiave non sono negoziabili e qui il ibero arbitrio non esiste. In un modo o nell’altro finiremo per passarvi, tuttavia possiamo decidere di viaggiare in macchina o in treno, partire di giorno o di notte, fare più o meno soste, andare da soli o in compagnia. In queste azioni per tanto può esistere un certo libero arbitrio, sempre se non nascondono un ulteriore svincolo esistenziale. Se ad esempio sul treno per Saragozza la nostra coscienza ha previsto di farci trovare con qualcuno che ci offre una preziosa informazione, probabilmente la macchina si romperà obbligandoci a viaggiare in teno. Si tratta di un’azione libera? Apparentemente si, ma sostanzialmente no.
Esiste il libero arbitrio? Si, eppure no, o no, eppure si, a seconda di come ci piaccia di più.

Ho ritrovato questo mio pensiero riflesso nel film I guardiani del destino. Non è un capolavoro, ma ci sono dei punti interessanti che fanno pensare se la vediamo con lo sguardo opportuno. Uno di questi momenti è un dialogo tra il protagonista David Norris e un personaggio che si chiama Thompson. Ha richiamato la mia attenzione perché a suo modo parla degli svincoli esistenziali. Eccolo:

THOMPSON: È frustrante, vero? Mi chiamo Thompson.
DAVID: Che ne è del libero arbitrio?
THOMPSON: Abbiamo già provato il libero arbitrio. Vi abbiamo condotti dalla caccia ed i raccolti all’apice dell’impero romano. Ci siamo fatti da parte per vedere come andavate avanti.
Si imposero le tenebre per 5 secoli, alla fine abbiamo deciso di intervenire di nuovo.
Il direttore generale pensó che avremmo dovuto insegnarvi ad andare meglio in bicicletta prima di togliervi le rotelle, così arrivò il Rinascimento, l’Illuminismo e la rivoluzione scientifica. Per 600 anni vi abbiamo insegnato a controllare i vostri impulsi per mezzo della ragione e nel 1910 vi abbiamo lasciati nuovamente soli.
Nel gior di 50 anni avete causato la prima guerra mondiale, la grande depressione, il fascismo, l’olocausto e per colmo dei colmi avete quasi portato il pianeta sull’orlo della distruzione durante la crisi dei missili di Cuba.
In quel momento si prese la decisione di intervenire ancora prima che combinaste qualcosa che neppure noi postessimo mettere a posto.
David, non avete libero arbitrio. Avete la parvenza del libero arbitrio.
DAVID: Pensi che ci creda? Prendo decisioni ogni giorno.
THOMPSON: Puoi decidere che dentifricio comprare o che cosa bere a pranzo, ma l’umanità non è sufficentemente matura per controllare le cose importanti.
DAVID: Per questo le controllate voi, no? L’ultima volta che ci feci caso, il mondo era proprio fottuto.
THOMPSON: Ma è ancora lì. Se l’avessimo lasciato nelle vostre mani, non esisterebbe più.

Non esiste libero arbitrio. Esiste solo la parvenza del libero arbitrio.

14/11/11

Mario Monti, il Nuovo Ordine Mondiale governa l’Italia.

Oggi molta gente in Italia esulta per la fine del berlusconismo e plaude l’arrivo di Mario Monti alla guida di un governo di tecnici. Vorrei sommarmi anch’io a questa euforia, ma sinceramente non ne sono capace. Non ne sono capace perché mi preocupa seriamente ciò che sta succedendo dietro le quinte, dove la realtà delle cose appare ben diversa da come ce la presentano sul palcoscenico.
Quando cade un governo, le regole democratiche vorrebbero che il popolo decidesse chi siano i nuovi governanti, ma in Grecia ed in Italia invece di indire elezioni viene imposto un governo di tecnici. Questi tecnici non sono eletti democraticamente, con la scusa che esiste un’emergenza, la crisi del debito pubblico, che richiede soluzioni tempestive.
In realtà Monti e Papademos sono solo la punta dell’iceberg, espressione del pensiero di un gruppo di persone a cui, a quanto pare, non piace che il popolo esprima la sua opinione. È un gruppo elitista, liberticida e subdolo. È elitista perché protegge gli interessi dei suoi affiliati, la élite finanziaria appunto; è liberticida perché non vuole che il popolo si esprima; è subdolo perché non opera alla luce del sole, ma nasconde il suo vero obbiettivo.
Il vero obbiettivo dell’elite finanziaria è la creazione del Nuovo Ordine Mondiale a scala planetaria ed ora in concreto in Europa che è una piazza golosa. Ogni volta che cito il nuovo ordine mondiale mi sento obbligato a ricordare che non si tratta di una fantasiosa storia di complotti satanici, ma di un progetto di ben strutturato che in economia si traduce nelle teorie del neoliberalismo.

Chi sono gli attori scelti per rappresentare questo nuovo atto della conquista neoliberale dell’Europa? In Grecia Papademos ed in Italia Mario Monti con il necessario beneplacito di Napolitano.
Che il Presidente della Repubblica non sia nuovo ai desideri dell’élite finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale non è una novità. In vari discorsi ufficiali lo ha citato come si vede in questo video alloggiato su youtbe



ed in quest’altro in cui, invoca la necessità di dare più potere al FMI e di favorire una governance globale (vedi dal minuto 2:45)



Il ruolo di salvatore dell’Italia spetta a Mario Monti un tecnocrata che come l’omologo greco non è stato eletto democraticamente dalla sovranità popolare, ma è stato imposto, propio como Papademos, dall’UE e più in concreto dai membri del Gruppo di Francoforte, espressione dei lobby di potere economico.
Monti viene presentato dai media come un austero e competente professore di economia senza affiliazione politica che gode di fama e prestigio a livello internazionale e che ha ricoperto varie cariche all’interno dell’UE. È quindi la persona ideale per trasmettere chiarezza e credibilità ai mercati, per concretizzare le riforme pretese all’Italia dell’UE e annunciate nel mese di ottobre. Questo spiega la buona accoglienza che ha ricevuto da parte delle massime autorità europee e mondiali, Obama tra i primi.
Dietro quest’immagine ineccepibile e competente che viene venduta si cela invece l’ombra dell’elite finanziaria neoliberale. Infatti nel momento in cui gli viene affidato l’incarico di guidare il nuovo governo, Monti è ancora un consulente di Goldman Sachs, una delle banche d’affari più grandi del mondo, coinvolta in pieno nel giro di speculazioni che hanno portato alla crisi attuale. È anche advisor di una delle multinazionali più globali, la Coca-Cola Company.
 A livello economico sostiene la globalizzazione, il mercato e le liberalizzazioni, ossia le dottrine neoliberali del Nuovo Ordine Mondiale che gli furono insegnate prima alla Bocconi e poi a Yale.
Particolarmente aprezzato da Mario Draghi, presidente della BCE e, guarda caso, ex dirigente della Goldman Sachs, Monti è membro del comitato direttivo del controverso Gruppo Bilderberg, espressione del Nuovo Ordine Mondiale, che molti segnalano come il grande burattinaio che muove i fili del mondo. Come curiosità ricordo che anche Christine Lagarde, attuale titolare del FMI e membro del Gruppo di Grancoforte, frequenta le riunioni a porte chiuse del Gruppo Bilderberg.
Come se questo non bastasse per sospettare della sua persona, Monti è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un lobby di orientamento neoliberale fondato da Rockefeller del quale, tra parentesi, forma parte anche Emma Marcegaglia, la numero uno di Confindustria.
Con un curriculum così brillantemente neoliberale non mi sorprende che riceva l’appoggio dell’amica Lagarde, della coppia Merkozy o di Obama. In fin dei conti sono tutti agenti dell’elite finanziaria la cui ombra si estende ormai sull’Europa libera.

Certamente l’uscita di scena di Berlusconi era necessaria, ma  la soluzione imposta dall’UE e dagli agenti del Nuovo Ordine Mondiale nella figura di Mario Monti mi impedisce di sommarmi all’euforia che percorre in questi giorni il Bel Paese.
Dietro alla facciata di rispettabilità e rigore dello stimato economista apparentemente super partes si cela infatti l’elite finanziaria neoliberale che promuove il Nuovo Ordine Mondiale e che super partes proprio non è…

Meditate gente, meditate