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23/04/12

Professioni con futuro: fornitore di sangue


Grífol è una multinazionale spagnola di emoderivati, ossia di prodotti ricavati dal sangue; grazie a questa peculiare attività l’anno scorso realizzò vendite per un valore di oltre 2300 milioni di euro, aumentando il profitto del 4,6% rispetto al 2010. Certamente all’interno del sistema medico allopatico, basato tra l’altro sul commercio del sangue, e all’interno del capitalismo neoliberista si tratta di un affare assai redditizio. La medicina ufficiale, le sue operazioni chirurgiche invasive, gli sforzi per preservare la vita fisica anche se in condizioni lamentevoli non possono fare a meno del sangue per sopravvivere, proprio come i vampiri.

Visto che il sangue non può essere prodotto artificialmente, esiste un’autentica ossessione per ottenerlo in dosi massicce dai donanti per poi venderla agli ospedali o per fare esperimenti di ogni genere. E ci sono aziende del capitalismo globalizzato come Grífols che si alimentano grazie a tali operazioni, proprio come i vampiri.

Non meraviglia allora che i moderni vampiri del capitalismo come Víctor Grífols, presidente della compagnia omonima, chiedano pubblicamente che i governi permettano di pagare i fornitori di sangue come succede in altri paesi. Negli USA o in Germania –sempre sono gli stessi protagonisti quando si tratta di notizie in relazione al neoliberismo- la figura del fornitore di sangue esiste da tempo ed è pure remunerata.

Durante una conferenza all’Esade, una scuola manageriale che sforna e programma menti neoliberiste, il dirigente della multinazionale ha dichiarato che la vendita del sangue per i disoccupati sarebbe una maniera per guadagnare soldi e che Grífols sarebbe disposto a pagare fino a 70 euro alla settimana.

Per il vampiro solo ci sono vantaggi nella compravendita del sangue: specifica che negli Stati Uniti si spendono circa 600 milioni di dollari per pagare i fornitori e questo denaro potrebbe rimanere in Spagna. Oltretutto ha ricordato che il plasma perso si recupera velocemente, così che non si producono inconvenienti reali per la salute del fornitore. Nel suo intervento non poteva mancare la scusa della crisi che ultimamante permette di introdurre ogni tipo di barbarie; spiegò che i 147 centri per la donazione –sarebbe più corretto dire vendita- del plasma che Grífols possiede negli Stati uniti potrebbero trasferisi in Spagna creando fino a 6000 posti di lavoro. Ecco, un vantaggio dietro l’altro anche se ovviamente il vampiro si è dimenticato di specificare i veri vantaggi che non sono precisamente per la comunità, ossia i tremedi guadagni che il sangue genererà per la multinazionale, denaro guadagnato togliendo letteralmente il sangue alla gente più bisognosa

Certo, le multinazionali, le banche, le corporazioni, il capitalismo neoliberista, gli imprenditori senza scrupoli lo fanno di già; i vampiri guadagnano badilate di soldi dissanguando metaforicamente la gente. Perché allora non farlo letteralmente?

Una volta  poi che si pagano i disoccupati per ottenere il loro sangue, perché allora non pagarli affinché vendano un rene, un polmone, un pezzo di fegato o  un occhio? Alla fine tutto ha un prezzo e secondo certi uomini d'affari può essere comprato o venduto.
Senza dubbi la professione di fornitore di sangue ha un grande futuro...

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