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16/02/12

L'Europa autorizza la soia transgenica di Bayer, Monsanto e Pioneer

La Commissione europea ha dato ieri il via libera all’importazione e alla trasformazione, per fini alimentari e per produrre mangimi, di 4 tipi di soia OGM di Bayer, Monsanto e Pioneer. Ambientalisti e agricoltori la definiscono una decisione autoreferenziale che alimenta solo le lobby del biotech e non tiene conto della volontà dei cittadini.

La Commissione Ue ha autorizzato nuove varietà transgeniche malgrado la contrarietà della maggioranza dei cittadini europei

Ieri la Commissione europea ha autorizzato, per dieci anni, l'importazione e la trasformazione, a fini alimentari e per produrre mangimi, di quattro tipi di soia OGM: la A5547-127 della Bayer, la 356043 della Pioneer, e le 40-3-2 e Mon 87701 di Monsanto.
Secondo quanto previsto dalle procedure di autorizzazione per l’immissione di prodotti alimentari OGM nel mercato, in mancanza di una decisione finale, favorevole o contraria, dei rappresentanti dei 27 Stati membri riuniti in appello, l’ultima parola spetta alla Commissione europea. In questo caso, infatti, è stata la Commissione europea ad aver dato esecuzione alla proposta di autorizzazione. E su questa modalità decisionale, non sono mancati i commenti da parte di alcuni rappresentanti dei produttori e del mondo ambientalista.
L'autorizzazione delle 4 varietà di soia OGM è l'ennesima iniziativa autoreferenziale della Commissione europea, che si assume la responsabilità di autorizzare nuove varietà transgeniche anche di fronte all’assenza di una posizione a maggioranza qualificata dei 27 Stati membri e alla vasta contrarietà dei cittadini europei, testimoniata e riconfermata ad ogni rilevazione di Eurobarometro”. 

I colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti; così Alessandro Triantafyllidis, presidente dell’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (AIAB) commenta la notizia, sottolineando che nonostante le recenti decisioni di BASF e Monsanto di abbandonare l'operatività in Europa, questi colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti. “Tutto questo – continua il presidente AIAB - avviene con quella che appare sempre di più come una complicità della Commissione Europea e dell'EFSA, che danno la propria approvazione sui nuovi OGM ad ogni singola notifica ricevuta dall'industria biotech.
Per Legambiente la decisione è uno scacco matto alla sicurezza alimentare. Gran parte della soia che importiamo finisce nella catena alimentare proprio attraverso i mangimi destinati agli animali d’allevamento. Si tratta quindi di una decisione discutibile che trascura il principio di precauzione a discapito della sostenibilità ambientale, della sicurezza dei consumatori e dell’agroalimentare di qualità, alimentando solo le lobby del biotech.

Fonte: Daniela Sciarra per www.ilcambiamento.it


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