Circa un mese fa in Spagna il governo dava l'annuncio della fine degli incentivi per le energie rinnovabili. Questo fatto venne visto come un vero e proprio affondamento delle politiche energetiche dell'attuale governo.
Zapatero in campagna elettorale promette infatti di fomentare tanto il fotovoltaico quanto l'eolico e alla fine li penalizza al punto da metterne a repentaglio il futuro. È senz'altro un duro colpo per il settore delle energie rinnovabili, un settore in auge nel quale oltretutto molti piccoli inversori avevano creduto. Di fatto da quando il provvedimento è stato annunciato l'industria dell'energia rinnovabile ha sofferto gravi perdite che hanno obbligato piccole ma anche grandi compagnie a chiudere i battenti delle loro fabbriche.
Tutto questo accade mentre il governo promuove davanti all'opinione pubblica l'idea di allungare la vita utile delle centrali nucleari e al senato si approva l'abbattimento del limite di 40 anni di vita utile per le centrali nucleari che producono elettricità.
È facile intravedere dietro a questo movimento politico l'ombra degli interessi delle grandi compagnie elettriche che sfruttano i combustibili fossili, petrolio in primis, e della nucleocrazia, il lobby del nucleare. È facile intravvedere la connivenza tra il potere politico e quello economico.
Questo, in breve, sta succedendo in Spagna, ma stamane ho potuto constatare che tutto il mondo è paese. Ho sfogliato i quotidiani e mi sono imbattuto in questa notizia:
Colleghiamo una notizia con l'altra.
Spagna: 1==> governo di centrosinistra
2==> blocco degli incentivi alle energie rinnovabili
3==> appoggio al nucleare.
Italia: 1==>governo di centrodestra
2==> blocco degli incentivi alle energie rinnovabili,
3==> ?????
Non bisogna essere indovini per capire che cosa sta succedendo, dove stanno cercando di condurre l'Italia.
Non si tratta comunque di una questione geografica o di colore politico. Non si tratta di tutto questo perché chi muove i fili delle decisioni di palazzo non sono i politici, ma le grandi compagnie sovranazionali il cui unico interesse si chiama profitto economico. Non gliene fotte niente della salute del cittadino o dell'ambiente. Non gliene fotte della perdita di posti di lavoro. Non gliene fotte niente delle richieste della gente. Gli interessa solo il profitto economico…e in questo è proprio vero che tutto il mondo è paese.
Non si tratta comunque di una questione geografica o di colore politico. Non si tratta di tutto questo perché chi muove i fili delle decisioni di palazzo non sono i politici, ma le grandi compagnie sovranazionali il cui unico interesse si chiama profitto economico. Non gliene fotte niente della salute del cittadino o dell'ambiente. Non gliene fotte della perdita di posti di lavoro. Non gliene fotte niente delle richieste della gente. Gli interessa solo il profitto economico…e in questo è proprio vero che tutto il mondo è paese.
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