Obama sancisce il Nuovo Ordine Mondiale davanti al parlamento britannico.

Quando nel 2008 Obama venne eletto presidente con il suo lemma yes, we can, una corrente di speranza e ottimismo percorse il mondo intero. Per la prima volta nella storia un afroamericano arrivava fino alla più alta carica politica degli USA.

Per molti fu il segno del cambio tanto desiderato, un cambio che avrebbe significato un salto positivo per la coscienza dell’essere umano, un cambio che avebbe portato a un nuovo paradigma di tolleranza e fratellanza tra le genti.

Ricordo che allora ebbi uno scambio d’idee con un conoscente che viveva con estrema convinzione questa euforia, poiché l’elezione di un nero in un pese così conservatore era, per lui e per molti come lui, la prova evidente che ci dirigevamo verso un mondo più giusto ed umano. Tutta questa gente credette a ciò che gli spiegarono, a quello che fu un atto di manipolazione di massa in piena regola.

Io invece difendevo e ancora difendo che si trattava di una pura operazione di make-up. Venni chiamato pessimista e negativo quando dissi che presto ci saremmo resi conto che era semplice demagogia e che avremmo visto il vero volto di questa ulteriore marionetta degli oscuri lobby che maneggiano il potere mondiale. Questi lobby non sono precisamente umani, tolleranti e giusti, né gli importa il benessere del popolo. Rincorrono solamente i loro interessi e  non hanno scupoli per raggiungere i loro obbiettivi.

25/05/2011 Obama, il presidente del yes, we can, l’afroamericano di colore che rappresenta il cambio positivo e pieno di speranza per un nuovo mondo, fa un intervento nel parlamento britannico. Insieme al suo omologo, il conservatore Cameron, pronuncia un discorso durante il quale fa delle dichiarazioni che si commentano da sole.

Certamente ha annunciato il cambio. Ha annunciato il cambio, inaugurando il nuovo ordine mondiale nel quale i mercati finanziari comanderanno di più delle ideologie. Questo ha detto.

Non ha parlato di un cambio per un mondo con maggiore giustizia, tolleranza, fratellanza dei popoli, democrazia, uguaglianza sociale, ripartizione equa dei beni, solidarietà.

Ha detto che i mercati, ossia l’economia, le banche, le multinazionali, le compagnie, la borsa, i lobbi del potere economico, le poche famiglie che maneggiano il denaro al mondo, comanderanno più delle ideologie.
Questo succede mentre in Grecia, Irlanda e Portogallo il FMI presta denaro a cambio di tagli sociali per saldare i debiti dgli speculatori.

Benvenuti al cambio, yes we can, Obama sancisce nel Westminster Hall in questo discorso storico il nuovo ordine mondiale.