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27/06/11

Il nuovo ordine mondiale mette le mani sulla Grecia


La polizia greca contro i manifestanti
In questi giorni si sta scoprendo il vero significato della crisi greca e del riscatto finanziario da parte della trinità UE, FMI, BCE.
I fatti della Grecia sono un primo e diretto attacco alle sovranità popolari dei fautori del nuovo ordine mondiale. La conquista della Grecia segna l’inizio della conquista dell’Europa. Lo scopo finale di questa oscura oligarchia che vuole controllare il mondo e la sua gente è la creazione di un governo mondiale ed una banca mondiale. La globalizzazione che standardizza ed elimina le differenze è una delle sue armi principali.
Sui giornali si legge ciò che già si intuiva quando iniziarono i problemi del paese ellenico; quale condizione al secondo riscatto finanziario, la Grecia accetta che un indefinito gruppo di supervisori controlli da vicino le privatizzazioni e le riforme del governo. È un eufemismo per dire che la Grecia deve cedere parte della sovranità democratica a foschi personaggi che si nascondono dietro organismi come la UE, il FMI o la BCE. I politici ellenici non potranno decidere che cosa fare e come agire per uscire dalla crisi ma dovranno invece accettare in silenzio le direttive che arrivano dall’esterno. Nella crisi greca si vede un attacco diretto alla democrazia e alla sovranità del popolo.
L’oligarchia neoliberale ha scelto il paese ellenico per questo attacco fondamentalmente per due ragioni. In primo luogo la Grecia è una nazione relativamente piccola e questo garantisce che le cose non gli sfuggano dalle mani; in secondo luogo è la culla della filosofia e della democrazia in Europa. Per la mano nera che orchestra questo sporco piano per rovesciare il paese in cui nacque la democrazia, ossia il potere del popolo, non è solo un fatto simbolico, ma anche l’affermazione chiara e inequivoca delle sue intenzioni liberticide. Questa oligarchia vuole distruggere la democrazia, vuole schiavizzare i popoli.
Per raggiungere i suoi obbietivi non risparmia mezzi e sottilezze, soprattutto se prendiamo in considerazione il fatto che l’Europa non è una piazza facile; lo disse a suo tempo la neoliberale Margareth Thatcher quando affermò che nel Regno Unito non sarebbe stato semplice imporre i criteri della nuova economia di mercato a causa della tradizione democratica del paese. Ciò nonostante ci riuscì anche se durante il suo mandato si generarono gravi disordini sociali.
Per il momento l’Europa non è il Sudamerica, dove le dittature militari imposero i criteri della nuova economia con la forza, le armi e la repressione. In Europa è necessario agire in un altro modo. Affinché la gente accetti volontariamente la schiavitù oligarchica è necessario sconfiggere gli stati dall’interno. Bisogna destabilizzare fortemente le sovranità locali, l’economia, perché accettino la soluzione che viene dall’esterno, sia la UE, il BCE, FMI, Merkel, Sarkozy o banche varie.
Francia e Germania sono i principali creditori della Grecia che spende un 4,5% del PIL per rinnovare l’armamento dell’esercito. La scusa è la sua problematica posizione di frontiera con la Turchia, che comunque essendo parte della NATO non è per nulla una minaccia. È una spesa innecessaria, tuttavia nessuno esige alla Grecia di ridurre drasticamente la spesa militare. Perché? Quali sono i veri interessi? Chi vende armi alla Grecia? Chi le concede ancora prestiti per comprare armi quando ha un deficit pari al 10,5% del suo PIL? Sono la Francia e la Germania, le stesse che partecipano in prima fila al riscatto finanziario. Tutto ciò sembra contorto, ma è assolutamente logico se in realtà si vuole mantenere la Grecia in una situazione di crisi permanente per destabilizzare il paese e prenderne il controllo.
In Europa il neoliberalismo  non può ancora provocare un colpo di stato per controllare le economie locali come successe ad esempio in Cile con Pinochet; deve essere assai sottile e obbligare a ristrutturare le cose dall’interno.
La polizia reprime durante le manifestazioni di Atene
La Grecia è il saggio generale, un primo attacco, ma presto la mano nera stenderà la propria cupidigia su tutti gli stati che sfortunatamente fanno parte dell’euro. I governi locali saranno obbligati a cedere la loro sovranità ad indefiniti poteri globali per non dichiarasi in bancarotta, gli stessi indefiniti poteri globali che sono i responsabili della bancarotta. Non è fantapolitica; sta succedendo molto vicino in un paese membro della UE.
Il nuovo ordine mondiale nel quale i mercati saranno più influenti delle ideologie sta vincendo perché conta sulla complicità di tutta la trama del potere, dalla politica, naturalmente, fino ai giudici, alle forze dell’ordine o ai mezzi di comunicazione. In realtà i politici, i giudici, le polizie, i mezzi di comunicazione sono controllati dall’oligarchia del nuovo ordine mondiale.
Questa gente non ha scrupoli e calpesta milioni di persone per raggiungere i propri scopi. La Grecia ce lo dimostra ancora un volta. Le proteste dei cittadini sono sempre più forti, ma qualcuno ascolta il popolo? I politici marionette portano avanti le riforme, l’aumento delle tasse, i tagli che dissanguano la maggioranza per il beneficio di una esigua minoranza.
Considerando che cosa c’è in gioco, ossia il controllo del mondo, non credo che le proteste riescano a fermare questo gruppo di spietati che solo ricercano il proprio beneficio. Questa oligarchia non ha orgoglio nazionale, né appartiene ad uno o ad un altro paese. Si collocano al di sopra delle tradizioni ancestrali, non hanno alcun vincolo con una terra concreta. Di fatto non hanno vincoli con la Terra, non sono umani perché hanno perso ogni traccia d’umanità. Per loro i popoli sono una massa informe da controllare, dirigere e manipolare. Disprezzano le libertà individuali e gruppali e vogliono imporre il proprio criterio. Non credo che le proteste pacifiche, né i discorsi etici li fermino perché non conoscono il pacifismo né hanno etica. Questi inumani ridono in faccia al pacifismo e all’assemblearismo, perché sanno che ora sono una perdita di tempo.
Mentre la gente protesta pacificamente e si riunisce in eterne assemblee per non arrivare a nessuna conclusione decisiva il nuovo ordine mondiale si consolida in Europa. La gente protesta contro i tagli, ma i tagli vengono portati a termine. La gente protesta contro l’austerità, ma la UE impone l’austerità. La gente protesta contro il patto per l’euro, ma il patto per l’euro viene firmato. La gente protesta contro i politici, ma nessun politico si dimette o viene processato.
Nessuno risponde alle proteste pacifiste. La Grecia ne è l’esempio. La Grecia ne è l’esempio, ma dopo la Grecia sarà il turno della Spagna. Colpire la Spagna significherà sperimentare con un paese ben più grande, con un numero maggiore di abitanti e con maggiori ripercussioni possibili. Oltretutto servirà a dare un chiaro messaggio ai popoli che protestano: protesta e ti colpiremo, cosa che la polizia ha già fatto a Barcellona durante le manifestazioni degli indignados.
Si è capito dove si vuole arrivare con il caso dei cetrioli spagnoli quando senza prova alcuna la Germania ha dato la colpa agli agricoltori andalusi dello scoppio dell’epidemia di e-choli. Perché non venne addidato un altro paese come capro espiatorio? Perché hanno già in agenda far sprofondare la Spagna, anche se in questo caso da l’impressione che agirono prima del tempo.
La Spagna sarà commissariata più o meno tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 quando il governo della nazione sarà già cambiato dal PSOE al PP ed i nuovi politici, servi del neoliberalismo, scopriranno pubblicamente che i conti erano stati truccati o qualcosa del genere. Cercheranno un colpo di scena che stordisca emotivamente la popolazione e giustifichi misure respressive. Questo darà via libera alla richiesta di ulteriori sacrifici alla gente, dando la colpa oltretutto ai governi anteriori.
La conquista della Grecia ha segnato l’inizio della conquista dell’Europa.
Il nuovo ordine mondiale non rinuncerà ai suoi piani di conquista globale anche se molti protestano in maniera pacifica.
Siamo solo all’inizio.


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