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05/07/11

Champix, farmaco della Pfizer per smettere di fumare, aumenta il rischio d'infarto.

Champix
Ogni volta che un ricercatore indipendente pubblica uno studio sui farmaci della medicina ufficiale c’è da tremare. L’industria della salute, l’idustria della malattia come la definisco, è più interessata a mantenere i suoi incalcolabili profitti che al benessere dei pazienti. Per questo falsifica i risultati delle prove cliniche, unge con denaro le agenzie per i medicinal come la FDA o la Agenzia Europea per i Medicinali, compra la coscienza di medici e ricercatori. I laboratori farmaceutici sono fabbriche di malattie che vendono medicine per fare soldi, non per curare gli ammalati. È il loro unico obbiettivo.

Queste pratiche macchiano tutta la gerarchia di questa industria e sono denunciate sempre di più dalle associazioni di consumatori o dai ricercatori indipendenti che non ricevono neppure un centesimo dai laboratori. Le class action di utenti colpiti dai fatali effetti secondari dei farmaci approvati per la vendita  iniziano timidamente a farsi strada, anche se ancora non si vede una risposta efficace da parte della giustizia. I milioni che muovono i laboratori farmaceutici non sono comprano medici e ricercatori, ma anche avvocati e giudici.

L’ultimo caso che ebbe una grande ripercussione mediatica fu quello dell’Avandia, un farmaco per il diabete della GlaxoSmithKline. Nel settembre del 2010 fu ritirato dal mercato, dopo che Steven E.Nissen, cardiologo della Clinic di Clveland, pubblicò nel 2007 che il farmaco provocava seri problemi cardiovascolari. Le autorità ci impiegarono tre anni e un bel po’ di morti per reagire.

Ora nel mirino c’è un’altra volta uno dei giganti della malattia, Pfizer. Questo laboratorio ha un bel curriculum di pratiche immorali ed illegali; pochi mesi fa si vide obbligato a ritirare dal mercato il Thelin, farmaco per i polmoni, quando si scoprì che intossicava pericolosamente il fegato e che per questo aveva ucciso varie persone (leggi). Tuttavia gli omicidi della Pfizer di cui si è a conoscenza non finiscono qui; infatti fu anche il responsabile diretto della morte di un nutrito numero di bambini in Nigeria durante lo studio clinico per un medicamento chiamato Trovan (leggi).
Ora il farmaco messo in discussione si chiama Champix, prima medicina prodotta dall’industria della malattia per smettere di fumare. Già nel 2008 fu riscontrato che provoca gravi sintomi neuropsichiatrici quali cambiamento del comportamento, agitazione, perdita di coscienza, momenti di blackout, umore depresso, ideazione suicidaria e tentativo di suicidio o suicidio completato, ma ciò nonostante non fu ritirato dal commercio. Solo ne venne proibita l’assunzione ai piloti d’aereo.

Come se questo non bastasse per far intervenire le autorità che dovrebbero vegliare sulla salute dei cittadini, un nuovo studio portato a termine da un gruppo di ricercatori dell’Università Johns Hopkins, negli Stati Uniti, e pubblicato dalla rivista dell’Associazione dei Medici del Canadà dimostra che la varenicilina aumenta il rischio di soffrire problemi cardiovascolari. La varenicilina è il principio attivo del Champix e nelle prove indipendenti è stato constatato che incrementa del 72% i casi di angina, ischemia, infarto o morte subitanea.
Non solo ti sballa i meccanismi comportamentali spingendoti al suicidio o staccandoti la spina del cervello, ma ti fa anche scoppiare il cuore.

Che cosa ha risposto la Pfizer? Ha risposto che con meno di 500 casi conosciuti e dimostrati i risultati delle prove sono statisticamente poco rilevanti. Questo vuole dire che finché non ci sono infarti, ischemie o angine sufficienti che ne dimostrino la pericolosità il farmaco viene considerato sicuro. Ecco, bisognerà quindi aspettare  che muoiano sufficienti persone affinché le autorità che dovrebbero proteggere i cittadini dagli spropositi del lobby della malattia facciano qualcosa. Il sistema è marcio; non dico nulla di nuovo. Mentre aspettiamo queste morti che condannino definitivamente il Champix, almeno ci restano le medicine naturali ed ancestrali, sempre se i decreti dell’UE non le eliminano.

Se qualcuno vuole smettere di fumare senza effetti collaterali, gli consiglio i fiori di Bach. Non  hanno controindicazioni, non hanno effetti secondari, sono naturali e non fanno ingrassare il lobby onnipotente della malattia.

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