Questi giorni è impossibile non parlare dell’11 di settembre, giorno dell’attentato alle torri gemelle. Sono trascorsi dieci anni da allora e tutti i mezzi di comunicazione si ricreano con questo macabro anniversario, riproponendo immagini e storie lacrimevoli insieme alle menzogne della versione ufficiale sull’accaduto.
Non volevo toccare il tema poiché in rete se ne parla già abastanza, ma stavo guardando il Tg e quando ho sentito queste parole non ho potuto farne a meno.
Il giornalista di turno legge la noticia e spiega che con quelle immagini molti bambini scoprirono che cosa è il terrorismo in un giorno che cambiò il mondo.
A parte il penosissimo riferimento ai bambini, volto a provocare in maniera troppo facile l’emotività dello spettatore, certamente il giornalista ha ragione: l’undici settembre cambiò il mondo. Quale esempio, la noticia illustra l’aumento delle misure di sicurezza negli aeroporti con l’introduzione di rigidi controlli. Questi controlli favorirono l’installazzione di diversi dispositivi, come scanner, raggi X o videocamere, e provocarono una riorganizzazione della sicurezza che venne affidata ad imprese private. Un succulento boccone. La maggiore sicurezza negli aeroporti si traduce anche in maggiori tasse aeroportuarie. Qualcuno inizia a guadagnare palate di denaro e questo è solo un esempio, senza entrare in ulteriori dettagli.
Mi interessa invece ricordare come a partire da questi attachi ci fu una corsa da parte dei governi per limitare le libertà individuali, fomentare il controllo della rete, restringere i diritti umani in nome della lotta al terrorismo.
Mi interessa ricordare che si giustificò una guerra, la guerra contro il terrorismo che sbarcò in Iraq. Tutte le guerre sono indecenti, ma questa lo fu ancora di più considerando che in realtà voleva ottenere il controllo delle riserve di petrolio e non aveva nulla a che vedere con il terrorismo come poi si vide senz’ombra di dubbio.
Mi interessa ricordare che a partire da questi attacchi si generò la psicosi mondiale del terrorismo, fomentata posteriormente da altri attentati come quello di Londra o di Madrid. Nacque un nemico globale che minacciava tutti quanti, senza distinzione, e che aveva bisogno di una risposta globale per essere sconfitto. Questo terribile nemico fu la scusa per far si che la massa, spaventata, in stato di shock, psicologicamente alterata, acettasse misure che altrimenti non sarebbero state accolte.
Senza arrivare alle fantasiose e strane teorie del complotto, l’accaduto l’11 di settembre rispecchia il tipico modus operandi dei fautori del Nuovo Ordine Mondiale per manipolare la massa e obbligarla ad accettare le sue imposizioni dittatoriali. Prima creano una minaccia globale per la quale hanno già pronta la soluzione, in questo caso il terrorismo. Attraverso la paura disorientano la popolazione dal momento che la paura altera la percezione delle cose e permette di introdurre misure straordinarie, come il taglio delle libertà o dei diritti umani. Basta ricordare il tentativo di Tony Blair di ampliare il periodo di carcere preventiva senza che il prigioniero si possa mettere in comunicazione con la familia o un avvocato. Basta ricordare la persecuzione che si scatenò negli USA quando il governo di Bush spronò i cittadini a denunciare chiunque potesse essere sospettato di attività legate al terrorismo, anche il vicino di casa.
Non ho il benché minimo dubbio che l’attentato dell’11 settembre fu opera dei fautori del Nuovo Ordine Mondiale, molti dei quali occupano carichi di potere in prima línea nella politica, nell’economia e nei tribunal. I mezzi di comunicazione appartengono a loro, ma anche le banche o le multinazionali. Per loro siete degli schiavi da controllare e dirigere; non gli importa di uccidere 3000 o 4000 persone di colpo se con questo raggiungono i loro obbiettivi. Non gli importa di rovinare economicamente una nazione o promuovere una guerra, né gli importa di prosciugare le risorse del pianeta intero. Hanno l’ossessione di controllare il mondo e non si fermeranno finché non avranno raggiunto l’obbiettivo. L’undici settembre del 2001 con tutte le sue conseguenze ne è l’esempio.
Non ho il benché minimo dubbio che Bin Laden stia riposando in un’isola, protetto dai suoi amici, i signori del Nuovo Ordine Mondiale.
Questi giorni stiamo vedendo documentari, servizi giornalistici, nuovo materiale emotivamente scioccante ed è praticamente impossibile evitarlo.
Visto che non si può evitarlo, cerchiamo almeno di non cadere nella trappola della manipolazione e ricordiamoci che il responsabile degli attacchi alle torri gemelle e degli altri attentati è certamente Al Qaeda, ma che Al Qaeda è un braccio del Nuovo Ordine Mondiale, come del resto dimostra la stretta amicizia esistente tra la familia Laden e la familia Bush. Il Nuovo Ordine Mondiale pianificò l’attentato, il Nuovo Ordine Mondiale creò il terorrismo con l’obbiettivo di instaurare la dittatura mondiale. Il resto è menzogna.
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