Oggi molta gente in Italia esulta per la fine del berlusconismo e plaude l’arrivo di Mario Monti alla guida di un governo di tecnici. Vorrei sommarmi anch’io a questa euforia, ma sinceramente non ne sono capace. Non ne sono capace perché mi preocupa seriamente ciò che sta succedendo dietro le quinte, dove la realtà delle cose appare ben diversa da come ce la presentano sul palcoscenico.
Quando cade un governo, le regole democratiche vorrebbero che il popolo decidesse chi siano i nuovi governanti, ma in Grecia ed in Italia invece di indire elezioni viene imposto un governo di tecnici. Questi tecnici non sono eletti democraticamente, con la scusa che esiste un’emergenza, la crisi del debito pubblico, che richiede soluzioni tempestive.
In realtà Monti e Papademos sono solo la punta dell’iceberg, espressione del pensiero di un gruppo di persone a cui, a quanto pare, non piace che il popolo esprima la sua opinione. È un gruppo elitista, liberticida e subdolo. È elitista perché protegge gli interessi dei suoi affiliati, la élite finanziaria appunto; è liberticida perché non vuole che il popolo si esprima; è subdolo perché non opera alla luce del sole, ma nasconde il suo vero obbiettivo.
Il vero obbiettivo dell’elite finanziaria è la creazione del Nuovo Ordine Mondiale a scala planetaria ed ora in concreto in Europa che è una piazza golosa. Ogni volta che cito il nuovo ordine mondiale mi sento obbligato a ricordare che non si tratta di una fantasiosa storia di complotti satanici, ma di un progetto di ben strutturato che in economia si traduce nelle teorie del neoliberalismo.
Chi sono gli attori scelti per rappresentare questo nuovo atto della conquista neoliberale dell’Europa? In Grecia Papademos ed in Italia Mario Monti con il necessario beneplacito di Napolitano.
Che il Presidente della Repubblica non sia nuovo ai desideri dell’élite finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale non è una novità. In vari discorsi ufficiali lo ha citato come si vede in questo video alloggiato su youtbe
ed in quest’altro in cui, invoca la necessità di dare più potere al FMI e di favorire una governance globale (vedi dal minuto 2:45)
Il ruolo di salvatore dell’Italia spetta a Mario Monti un tecnocrata che come l’omologo greco non è stato eletto democraticamente dalla sovranità popolare, ma è stato imposto, propio como Papademos, dall’UE e più in concreto dai membri del Gruppo di Francoforte, espressione dei lobby di potere economico.
Monti viene presentato dai media come un austero e competente professore di economia senza affiliazione politica che gode di fama e prestigio a livello internazionale e che ha ricoperto varie cariche all’interno dell’UE. È quindi la persona ideale per trasmettere chiarezza e credibilità ai mercati, per concretizzare le riforme pretese all’Italia dell’UE e annunciate nel mese di ottobre. Questo spiega la buona accoglienza che ha ricevuto da parte delle massime autorità europee e mondiali, Obama tra i primi.
Dietro quest’immagine ineccepibile e competente che viene venduta si cela invece l’ombra dell’elite finanziaria neoliberale. Infatti nel momento in cui gli viene affidato l’incarico di guidare il nuovo governo, Monti è ancora un consulente di Goldman Sachs, una delle banche d’affari più grandi del mondo, coinvolta in pieno nel giro di speculazioni che hanno portato alla crisi attuale. È anche advisor di una delle multinazionali più globali, la Coca-Cola Company.
A livello economico sostiene la globalizzazione, il mercato e le liberalizzazioni, ossia le dottrine neoliberali del Nuovo Ordine Mondiale che gli furono insegnate prima alla Bocconi e poi a Yale.
Particolarmente aprezzato da Mario Draghi, presidente della BCE e, guarda caso, ex dirigente della Goldman Sachs, Monti è membro del comitato direttivo del controverso Gruppo Bilderberg, espressione del Nuovo Ordine Mondiale, che molti segnalano come il grande burattinaio che muove i fili del mondo. Come curiosità ricordo che anche Christine Lagarde, attuale titolare del FMI e membro del Gruppo di Grancoforte, frequenta le riunioni a porte chiuse del Gruppo Bilderberg.
Come se questo non bastasse per sospettare della sua persona, Monti è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un lobby di orientamento neoliberale fondato da Rockefeller del quale, tra parentesi, forma parte anche Emma Marcegaglia, la numero uno di Confindustria.
Con un curriculum così brillantemente neoliberale non mi sorprende che riceva l’appoggio dell’amica Lagarde, della coppia Merkozy o di Obama. In fin dei conti sono tutti agenti dell’elite finanziaria la cui ombra si estende ormai sull’Europa libera.
Certamente l’uscita di scena di Berlusconi era necessaria, ma la soluzione imposta dall’UE e dagli agenti del Nuovo Ordine Mondiale nella figura di Mario Monti mi impedisce di sommarmi all’euforia che percorre in questi giorni il Bel Paese.
Dietro alla facciata di rispettabilità e rigore dello stimato economista apparentemente super partes si cela infatti l’elite finanziaria neoliberale che promuove il Nuovo Ordine Mondiale e che super partes proprio non è…
Meditate gente, meditate
Nessun commento:
Posta un commento