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18/06/12

Ciao ciao, passo e chiudo.


Un anno e mezzo fa o giù di lì ho aperto questo blog con l'idea di contribuire a modo mio all’informazione indipendente che dovrebbe contrastare le menzogne ​​e la manipolazione degli informatori ufficiali. Da sempre l’informazione fornita dalla stampa è gestita da diversi gruppi di potere politico o economico che ritoccano le notizie secondo i loro interessi e le reazioni che vogliono provocare nell'opinione pubblica.
Per questo pensai che fosse importante contribuire umilmente affinché in questo presente così particolare brillasse un'ulteriore luce ad illuminare tanto buio.

Rivelando la realtà che si nasconde dietro le bugie di parte la gente puó prendere coscienza e quindi reagire alla manipolazione a cui è sottoposta.

La conoscenza rende l'uomo libero. La libertà individuale, la libertá dei popoli sono sacre ed inviolabil.

Tuttavia in questo momento inizio una ricerca sugli antichi culti agli alberi da parte delle civiltà europee ancestrali. Si tratta di un progetto che mi stimola particolarmente e che richiede tutta la mia attenzione, poiché voglio entrare in contatto con le realtá arboree.

Ci sono molti informatori indipendenti che stanno facendo un gran lavoro e a loro vi derivo; da qui mando invece un saluto a tutti coloro che in questo anno e mezzo mi hanno seguito, il blog ha avuto migliaia di visite ed è stata una soddisfazione personale interagire seppur virtualmente con persone con inquietudini.

Uno sguardo sul mondo si congeda, ma non è un addio; si tratta di  un arrivederci.


Take the next step...





25/05/12

Il mais transgenico di Monsanto danneggia gli organi vitali


Mais Monsanto
La cultura OGM è un'aberrazione e un reato contro ogni legge coerente della natura. Oggigiorno con la grande quantità di informazioni disponibili sugli ingenti danni diretti e indiretti causati dalla coltivazione di piante transgeniche difendere le aziende come la Monsanto significa solo due cose: siamo ignoranti, nel senso che ignoriamo la realtà della cose, o siamo di Monsanto.

Un altro studio si è unito a quelli già esistenti per dimostrare i pericoli per la salute degli organismi geneticamente modificati. Un team di ricercatori francesi ha pubblicato sulla rivista International Journal of Biological Science uno studio che rivela come tre varietà geneticamente modificate dalla multinazionale americana compromettono il funzionamento di vari organi vitali. In particolare hanno dimostrato che i semi MON863, MON810 e NK603  quando sono introdotti nella dieta abituale delle cavie da laboratorio provocano loro seri problemi al funzionamento del cuore, fegato, reni, milza, ghiandole surrenali e persino delle cellule del sangue.

I ricercatori spiegano che il mais di Monsanto è tossico per la salute, quindi non si capisce come sia possibile che negli Stati Uniti e in Europa queste varietà di mais siano state approvate per il consumo alimentare. Non si capisce a meno che non si ammetta che le autorità che tutelano la salute della popolazione da una parte e politici che legiferano, dall'altro si sono completamente venduti ad aziende come la Monsanto. Negli Stati Uniti, e purtroppo sempre più anche in Europa, è ormai abituale che i manager delle multinazionali passino alla pubblica amministrazione o viceversa. Questo provoca una chiara interferenza del capitalismo privato in questioni così delicate come la alimentazione o la salute delle persone; si genera una odiosa connivenza tra il potere legislativo e il denaro a scapito degli interessi dei cittadini.

Le multinazionali come la Monsanto dovrebbero sparire dalla circolazione, ma è chiaro che la quantità di denaro che muovono è così impressionante che è in grado di comperare la coscienza dei politici e dei dirigenti di organismi come la FDA e l'EFSA (European Food Safety Autority).

Se il mais è tossico, non lo sonole patate OGM e gli altri alimenti che già si consumano legalmente?

I consumatori sono nelle mani di Monsanto e delle altre multinazionali, solo si può fermare tale scempio evitando prodotti OGM, finché si può.

23/04/12

Professioni con futuro: fornitore di sangue


Grífol è una multinazionale spagnola di emoderivati, ossia di prodotti ricavati dal sangue; grazie a questa peculiare attività l’anno scorso realizzò vendite per un valore di oltre 2300 milioni di euro, aumentando il profitto del 4,6% rispetto al 2010. Certamente all’interno del sistema medico allopatico, basato tra l’altro sul commercio del sangue, e all’interno del capitalismo neoliberista si tratta di un affare assai redditizio. La medicina ufficiale, le sue operazioni chirurgiche invasive, gli sforzi per preservare la vita fisica anche se in condizioni lamentevoli non possono fare a meno del sangue per sopravvivere, proprio come i vampiri.

Visto che il sangue non può essere prodotto artificialmente, esiste un’autentica ossessione per ottenerlo in dosi massicce dai donanti per poi venderla agli ospedali o per fare esperimenti di ogni genere. E ci sono aziende del capitalismo globalizzato come Grífols che si alimentano grazie a tali operazioni, proprio come i vampiri.

Non meraviglia allora che i moderni vampiri del capitalismo come Víctor Grífols, presidente della compagnia omonima, chiedano pubblicamente che i governi permettano di pagare i fornitori di sangue come succede in altri paesi. Negli USA o in Germania –sempre sono gli stessi protagonisti quando si tratta di notizie in relazione al neoliberismo- la figura del fornitore di sangue esiste da tempo ed è pure remunerata.

Durante una conferenza all’Esade, una scuola manageriale che sforna e programma menti neoliberiste, il dirigente della multinazionale ha dichiarato che la vendita del sangue per i disoccupati sarebbe una maniera per guadagnare soldi e che Grífols sarebbe disposto a pagare fino a 70 euro alla settimana.

Per il vampiro solo ci sono vantaggi nella compravendita del sangue: specifica che negli Stati Uniti si spendono circa 600 milioni di dollari per pagare i fornitori e questo denaro potrebbe rimanere in Spagna. Oltretutto ha ricordato che il plasma perso si recupera velocemente, così che non si producono inconvenienti reali per la salute del fornitore. Nel suo intervento non poteva mancare la scusa della crisi che ultimamante permette di introdurre ogni tipo di barbarie; spiegò che i 147 centri per la donazione –sarebbe più corretto dire vendita- del plasma che Grífols possiede negli Stati uniti potrebbero trasferisi in Spagna creando fino a 6000 posti di lavoro. Ecco, un vantaggio dietro l’altro anche se ovviamente il vampiro si è dimenticato di specificare i veri vantaggi che non sono precisamente per la comunità, ossia i tremedi guadagni che il sangue genererà per la multinazionale, denaro guadagnato togliendo letteralmente il sangue alla gente più bisognosa

Certo, le multinazionali, le banche, le corporazioni, il capitalismo neoliberista, gli imprenditori senza scrupoli lo fanno di già; i vampiri guadagnano badilate di soldi dissanguando metaforicamente la gente. Perché allora non farlo letteralmente?

Una volta  poi che si pagano i disoccupati per ottenere il loro sangue, perché allora non pagarli affinché vendano un rene, un polmone, un pezzo di fegato o  un occhio? Alla fine tutto ha un prezzo e secondo certi uomini d'affari può essere comprato o venduto.
Senza dubbi la professione di fornitore di sangue ha un grande futuro...

31/03/12

Barcellona 29marzo, sciopero generale. Chi sono i veri violenti?


Centro città
Se c’è una cosa che mi rende nervoso oltre alla mancanza di senso comune di una gran parte della razza umana è la sua tendenza acritica alla pecoraggine. È pur vero che questa maggioranza cerebrolesa non ha colpa se la élite dominante le ha fuso i neuroni a base di TV, playstation, Iphone, manipolazione mediatica, veleni negli alimenti ed altre nefandezze.
 
Mi ero ripromesso di stare zitto, ma di fronte a tanta retorica spicciola circa gli incidenti di Barcellona nel giorno dello sciopero generale non ci riesco.

Verso sera giovedì scorso nel centro della città comitale sono stati dati in pasto alle fiamme alcuni cassonetti e distrutte delle vetrine con le conseguente risposta della polizia. Non è stata una novità; qui succede, è prevedibile, ma i media di (dis)informazione di tutto il mondo si sono fatti eco di quanto successo come se si trattasse di qualcosa degno di nota. In realtà questo tipo di notizie offre quel drammatismo di cui hanno bisogno i media per bombardare emotivamente il gregge.

Da queste informazioni distorte è iniziato il ballo dei commenti delle forze politiche, giornali ed altri agenti del potere. All'unisono si eleva la condanna nei confronti dei violenti antisistema che intorbidiscono lo sciopero pacifico e le rivendicazioni dignitose. Il pecorume senza cervello si unisce al rifiuto acritico, ripetendo come un robot  gli slogan dei telegiornali. L'emozione prende il sopravvento sulla massa e la critica acritica diventa uno standard. Beeee, beeee, beeee. Non si sente altro.

Centro città
Anche le masse presuntamente sveglie aderiscono alla condanna globale; i pacifisti sbandierano la loro peaceandlove ed i fiori, i fiori ai quali i mossos rispondono con gas lacrimogeni, sparando proiettili di gomma. D'altra parte, gli oppositori del nuovo ordine mondiale criticano la violenza perché sostengono, giustamente, che l'élite sta solo cercando il caos per imporre misure restrittive alle libertà personali. Tutti condannano pubblicamente la violenza di questi gruppi che la propaganda del regime neoliberista ha descritto come una forza paramilitare organizzata e specializzata in guerriglia urbana. Da giovedì si sentono i ritornelli di questo vomitevole politicamente corretto.

Certamente alla sera il centro di Barcellona odorava a cassonetto bruciato, volavano pietre, bottiglie e gruppi di giovani incappucciati fuggivano dagli spari dei robocops della Generalitat. Certamente il pavimento di Plaça Catalunya era ricoperto di pietre lanciate dagli antisistema. Certamente alcune vetrine di Starbucks, Zara, il Corte Inglés e il Deutsche Bank sono state fatte a pezzi. Questo si chiama violenza fisica e non nego che sia stata utilizzata.

La polizia contro madre e figlio in Piazza Catalunya
Ma la violenza fisica non è l'unica forma di violenza. Ci sono anche la violenza emotiva e la violenza mentale. Lo sfruttamento è un'altra forma di violenza. L'arroganza e il paternalismo sono violenza. L'imposizione e la manipolazione sono violenza. Non sono scioccanti come la violenza fisica, ma sono più dannosi per quanto sia possibile. Queste forme di violenza silenziosa le subiscono ogni giorno tutti i cittadini del mondo da parte del sistema.
Zara e HM sfruttano i lavoratori umili in Bangladesh, che letteralmente muoiono per colpa delle sostanze chimiche utilizzate per tingere gli abiti venduti nel negozio distrutto a Passeig de gràcia. Inoltre pagano salari da fame ai loro commessi. Il Corte Inglés ha minacciato di licenziare quei dipendenti che avessero aderito allo sciopero. L'attuale governo ha approvato una riforma del lavoro aggressiva, come lo stesso ministro dell'economia ha proclamato all'interno dell'UE. Starbucks e le altre multinazionali alimentari distruggono l'agricoltura tradizionale gettando milioni di contadini nella miseria. La Deutsche Bank e le banche in generale umiliano e dissanguano numerose famiglie. La giustizia si applica solo se ti chiami Luigi Sonnessuno e rubi un pezzo di formaggio al supermercato, perché muori di fame; per i veri ladri esiste lo scudo fiscale. I media manipolano emotivamente con le loro notizie di parte. I politici hanno a disposizione strumenti di repressione legali come le forze dell'ordine. Non è forse violenza tutto ciò?

Antisommossa pronti ad intervenire
Quattro cassonetti bruciati, alcune vetrine di odiose multinazionali infrante  e un paio di filiali di usurai distutte non mi sembra un granché. Chi sono i veri violenti?

La vera violenza è quella del capitalismo e dell’élite neoliberista. Violenza sono le loro imposizioni paternalistiche, il loro sfruttamento del pianeta, il loro disprezzo per la giustizia sociale, la loro corruzione, il loro desiderio di controllare, la loro arroganza, il loro clientelismo. Violenza è screditare il presidente dell'Ecuador Correa e dare il nobel per la pace ad Obama. Violenza sono le commissioni bancarie abusive. Violenza è non avere la possibilità di avere una casa. Violenza sono le imposizioni dittatoriali del Merkelué. Violenza è la persecuzione degli indios e del loro territorio da parte delle compagnie petrolifere. Violenza sono le riforme liberticide...

Il resto, quattro cassonetti bruciati e due vetrine distrutte, sono peccati veniali.

09/03/12

Fornero 2.0, il reddito base e la pasta al pomodoro

Ecco una nuova chicca del ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità che rende assolutamente l'idea di che cosa pensano i non eletti dei propri connazionali quando parlano a riflettori spenti.

Non basta che chiedano sacrifici agli italiani, mentre loro vivono in un'area blindata fatta di clientelismi e favoritismi. Non basta che impongano i dettami dei poteri forti schiacciando la volontá del popolo sovrano. Devono anche prendere per i fondelli dall'alto di quella sprezzante superiorità che emanano.

Dopo gli sfigati del pluriraccomandato Martone e la noiosa legione di quelli del posto fisso del bilderberg Monti, ecco i divoratori di pasta al pomodoro della Fornero.
In una dichiarazione ad un gruppo di precarie di Occupy Welfare che hanno fatto irruzione nel ministero chiedendo, tra altre proposte, l'istituzione di un reddito base non condizionato a corsi professionali, la madonna delle lacrime dimostrando il suo vero pensiero ha risposto: l'Italia è un Paese ricco di contraddizioni, che ha il sole per 9 mesi l'anno e che con un reddito base la gente si adagerebbe, si siederebbe e mangerebbe pasta al pomodoro.

Una sola precisazione; la Fornero ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alla Pari Opportunità del governo dei non eletti, nonché Madonna addolorata delle lacrime oltre alla pasta al pomodoro doveva ricordarsi della pizza



E per la Madonna addolorata delle lacrime, Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari opportunitá del governo dei non eletti ecco un classico di Rita Pavone: 


Viva la pappa col pomodoro!


06/03/12

La Grecia e le banche tedesche

L'Unione Europea non sta salvando la Grecia, ma le banche tedesche.

Joseph E. Stiglitz, Premio Nobel per l'economia nel 2001


Non servono altre parole... 



21/02/12

HIV/AIDS la menzogna continua - La scienza del panico

Sono varie ormai le voci  che affermano che l'HIV/AIDS è un montaggio frutto di una grave ed odiosa frode scientifica. 

I laboratori che producono i test Elisa che vengono utilizzati per scoprire il presunto virus dellI'HIV avvertono sulle confezioni che non servono per diagnosticare la sieropositività.

Il virus dell'HIV non è mai stato isolato.

La commercializzazione dell'AZT era stata vietata per la chemioterapia perché troppo tossico. Le case farmaceutiche si trovarono con ingenti quantitá di AZT da smaltire per recuperare i costi di produzione.

Ci sono più di 7o patologie che possono dare come risultato un falso positivo alle analisi per l'HIV.

Sulle confezioni dei vaccini influenzali c'è un'avvertenza che dice di non fare il test per l'HIV dopo essere stati vaccinati, perché può creare interferenza.

Il documentario La scienza del panico di Otaduy Sömme e Patrizia Monzani affronta queste ed altre questioni attraverso le parole di medici e ricercatori ma anche attraverso la testimonianza di persone che sono state vittime di questo vile inganno e ne sono uscite.

Certamente fa riflettere e merita di essere diffuso.




 



20/02/12

La fine ufficiale della libertà su internet


Da tempo ormai la libertà su internet è una chimera; anzi penso che non ci sia mai stata libertà su internet, perché qualsiasi movimento di un utente normale all'interno del world wide web viene registrato su un server e può essere ricostruito.

Nei paesi totalitari come la Cina o i paesi islamici la censura è un fatto noto ed avviene apertamete, ma nei governi occidentali, in primis gli Stati Uniti e l’Unione Europea che si propongono come democrazie, la censura ed il controllo non possono ancora essere esercitate alla luce del giorno.

In questi paesi  affinché la gente accetti senza discutere restrizioni alle libertà esistenti bisogna dare la sensazione che tali restrizioni sono necessarie e che vengono effettuate per il bene e la sicurezza comune. Ecco perché i governi creano terribili minacce fantasma che sono  tanto inesistenti quanto efficaci nella creazione di quel sustrato che successivamente favorirà l'introduzione delle misure liberticide.

Dal 2001 fu creata la minaccia del terrorismo globale che, guidato in realtà dai servizi segreti delle potenze mondiali, ha permesso l'introduzione di misure assurde di controllo sulle persone che le popolazione ha accettato per paura, nella convinzione che fossero necessarie. Oggi la minaccia della recessione economica, creata e pilotata dai banchieri, elimina le libertà costituzionali che i lavoratori hanno ottenuto negli ultimi 30 anni; vengono utilizzati anche la paura e il discorso che è necessario perdere certi diritti in nome di un maggiore benessere in futuro -che, detto qui tra noi, non arriverà mai. Anche in questo caso la popolazione, manipolata con abilità, sta inghiottendo l’amara ed inutile medicina.

Il modus operandi per censurare internet negli Stati Uniti e nell'Unione Europea seguirà lo stesso copione; l'elite sta rispolverando la minaccia del terrorismo globale, anche se ora ce lo presentano con l'aspetto del terrorismo cibernetico. In tempi recenti sui media ufficiali, stampa e televisione, si sono moltiplicate le notizie di possibili minacce che girerebbero in rete; in questo modo iniziano a diffondere la psicosi necessaria che spingerà le persone a chiedere una maggiore sicurezza (= controllo). Minacce di virus distruttivi, di attacchi a siti istituzionali, di phishing, di furto di dati sensibili predispongono le persone affinché le misure di controllo siano viste come inevitabili e quindi benedette in nome dell’incolumità.

Sono di oggi le voci che annunciano la possibilità che l'8 marzo si verifichi in internet un’interruzione globale del servizio o un attacco informatico che lascerebbe milioni di utenti senza collegamento. L'anno scorso invece si diffuse il fake che Anonymous avrebbe attaccato facebook e alla fine non avvenne; tuttavia molti internauti in quel momento si mostrarono indignati e ricettivi all’idea di aumentare il controllo sulla rete in modo che i pirati non agissero impunemente.

Come fa di solito, l'élite che cerca di governare il mondo prima crea la minaccia fantasma e manipola la coscienza umana bombardandola con paura ed insicurezza; quando la coscienza è sufficientemente turbata dai bombardamenti e quindi indifesa, allora le impone quelle misure miracolose che promettono di restituire la pace e la sicurezza. La gente accetta le misure come l'unica uscita dal caos e, voilà, ancora una volta l'élite finanziaria ottiene i suoi due obiettivi: mantiene o rinforza il business da un lato e dall'altro  schiavizza un po’ di più la popolazione. In questo contesto, come ho spiegato in un altro articolo, sono convinto che il gruppo Anonymous, almeno nel suo nucleo, è un'invenzione dei servizi segreti occidentali per dare un'identità alla falsa minaccia globale che cavalca la rete.

Non c'è da stupirsi quindi che sia stato dato  l’allarme su possibili minacce informatiche e sono sicuro che nel prossimo futuro si moltiplicheranno, perché l'élite finanziaria ha dichiarato la fine ufficiale della (già inesistente)  libertà su internet.

Congratulazioni agli oligarchi che hanno ottenuto un altro dei loro obiettivi: il nuovo ordine mondiale è ogni giorno più vicino...



Ti può interessare:  Anonymous, un fake dei servizi segreti 

 

16/02/12

L'Europa autorizza la soia transgenica di Bayer, Monsanto e Pioneer

La Commissione europea ha dato ieri il via libera all’importazione e alla trasformazione, per fini alimentari e per produrre mangimi, di 4 tipi di soia OGM di Bayer, Monsanto e Pioneer. Ambientalisti e agricoltori la definiscono una decisione autoreferenziale che alimenta solo le lobby del biotech e non tiene conto della volontà dei cittadini.

La Commissione Ue ha autorizzato nuove varietà transgeniche malgrado la contrarietà della maggioranza dei cittadini europei

Ieri la Commissione europea ha autorizzato, per dieci anni, l'importazione e la trasformazione, a fini alimentari e per produrre mangimi, di quattro tipi di soia OGM: la A5547-127 della Bayer, la 356043 della Pioneer, e le 40-3-2 e Mon 87701 di Monsanto.
Secondo quanto previsto dalle procedure di autorizzazione per l’immissione di prodotti alimentari OGM nel mercato, in mancanza di una decisione finale, favorevole o contraria, dei rappresentanti dei 27 Stati membri riuniti in appello, l’ultima parola spetta alla Commissione europea. In questo caso, infatti, è stata la Commissione europea ad aver dato esecuzione alla proposta di autorizzazione. E su questa modalità decisionale, non sono mancati i commenti da parte di alcuni rappresentanti dei produttori e del mondo ambientalista.
L'autorizzazione delle 4 varietà di soia OGM è l'ennesima iniziativa autoreferenziale della Commissione europea, che si assume la responsabilità di autorizzare nuove varietà transgeniche anche di fronte all’assenza di una posizione a maggioranza qualificata dei 27 Stati membri e alla vasta contrarietà dei cittadini europei, testimoniata e riconfermata ad ogni rilevazione di Eurobarometro”. 

I colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti; così Alessandro Triantafyllidis, presidente dell’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (AIAB) commenta la notizia, sottolineando che nonostante le recenti decisioni di BASF e Monsanto di abbandonare l'operatività in Europa, questi colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti. “Tutto questo – continua il presidente AIAB - avviene con quella che appare sempre di più come una complicità della Commissione Europea e dell'EFSA, che danno la propria approvazione sui nuovi OGM ad ogni singola notifica ricevuta dall'industria biotech.
Per Legambiente la decisione è uno scacco matto alla sicurezza alimentare. Gran parte della soia che importiamo finisce nella catena alimentare proprio attraverso i mangimi destinati agli animali d’allevamento. Si tratta quindi di una decisione discutibile che trascura il principio di precauzione a discapito della sostenibilità ambientale, della sicurezza dei consumatori e dell’agroalimentare di qualità, alimentando solo le lobby del biotech.

Fonte: Daniela Sciarra per www.ilcambiamento.it


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10/02/12

La pericolosa inutilità dei tagli promossi dalla politica neoliberista


Da tempo ormai si percepisce che tutte le misure che vengono decise dai palazzi del potere e che si portano a termine per risolvere i problemi generati dalla crisi non solo non sono effettive, ma addirittura peggiorano la situazione. Lo sanno i pensionati, i lavoratori del settore pubblico e privato, la classe media e in genere tutte quelle persone che ogni giorno constatano come il loro potere d’acquisto ed il loro benessere diminuiscono; mi riferisco al 90% della popolazione.

Nonostante questo evidente e desolante panorama che ci ha condotto alla recessione, l’UE per mezzo di Angela Merkel, l’FMI, il BCE, la politica del Consiglio Europeo insistono sulla necessità di un  maggiore rigore fiscale e sulla drastica riduzione del debito pubblico che alla fine vuole dire maggiori tagli alle prestazioni sociali, ai salari, alle pensioni, all’istruzione, alla sanità e allo stato di benessere dei lavoratori. Le classi alte invece non soffrono alcuna crisi; lo sappiamo dagli indici di consumo che spiegano che la vendita di beni di lusso è aumentata negli ultimi anni. Per questo la crisi sta diventando sempre più odiosa; rivela spudoratamente che c’è una minoranza che vive a spese della maggioranza.

Logicamente i tagli fanno sì che la gente consuma di meno –se ci sono meno soldi si spende di meno- e che quindi l’economia di consumo invece di progredire si comprima. I tagli sono inutili, lo dimostrano i dati che indicano che la fiducia dei mercati che si pretendeva di ristabilire con le misure draconiane non è apparsa da nessuna parte in quei paesi in cui sono state applicate. Gli interessi del debito pubblico continuano ad essere altissimi in Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna ed Italia. Tutti questi paesi hanno applicato senza battere ciglio la linea dei tagli ma il loro debito pubblico non è sceso; di fatto in tutti quanti è aumentato come percentuale del PIB. In Spagna è passato dal 36% al 68% del PIB, in Portogallo dal 68% al 102%, in Grecia dal 107% al 161%, in Irlanda dal 25% al 107% e in Italia dal 103% al 120%. 
I tagli propiziati dalle politiche neoliberiste hanno per tanto dimostrato la loro inutilità se pretendono di ridurre il debito pubblico, ma la cosa più sconcertante è che i mercati considerano che gli Stati non potranno pagare il debito se non crescono , ma la mancanza di crescita genera la famosa sfiducia que Merkel & co. pretendono di abbattere. È evidente che la sfiducia continua ad esistere nonostante i tagli.

Ci sarebbe allora da chiedersi perché i governanti non vedono una cosa così ovvia e non cambiano rotta. Imboccano una strada sbagliata anche ora che sembra che si siano resi conto che è necessario promuovere misure che favoriscano la crescita. Fino a poco tempo fa dicevano che la mancanza di crescita era dovuta all’eccessiva spesa pubblica e adesso predicano che è colpa dei salari troppo alti. Per questo entriamo ora nella fase delle riforme del lavoro che ridurranno gli stipendi, gli indennizzi oltre ad abbattere le conquiste sociali dei lavoratori. Non bisogna essere un indovino per sapere che la stupidità neoliberista farà crollare l’economia dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi; di fatti nell’ottica del consumo il problema più grande per i PIIGS è la mancanza di domanda. Da un lato la domanda è scesa a causa dell’enorme abbassamento dei redditi da lavoro, gli stipendi che si traducono in potere d’acquisto, e dall’altro è stata ridotta dalla scarsità di credito causata dal vertiginoso aumento dei redditi da capitale finanziario, ossia degli speculatori neoliberisti.
La riduzione dei salari che ora viene predicata e la riduzione della spesa publica ridurranno ulteriormente la domanda di beni di consumo, provocando un pericoloso circolo vizioso per un’economia di mercato.

Non lo capiscono Merkozy, Monti, Papademos, Lagarde, Kenny, Barroso ed i loro amici? In realtà credo che lo capiscano, lo sappiano e lo facciano apposta per demolire la poca democrazia rimasta e favorire così l’instaurazione della dittatura del capitale, fautrice del nuovo ordine mondiale. Attaccano l’economia, il benessere delle persone per ridurre libertà e diritti con la scusa della crisi. Mi sembra chiaro che tutti loro sono servi dei neoliberisti che muovono i fili dell’economia globale e che voglio diventare padroni assoluti delle persone. Mi sembra anche chiaro che non si fermeranno finché non vi saranno riusciti e che sono ogni giorno più vicini al raggiungimento del loro obbiettivo.
In Europa il neoliberismo è liderato dalla Germania, prima economia dell’eurozona; le sue banche ed il suo capitale vogliono impossessarsi dell’intero continente acquistando a prezzi stracciati i beni degli altri paesi che, per questo, devono continuare ad avere problemi. Del resto i tedeschi ci hanno già provato con il nazismo che da loro fu partorito, adesso ci provano con altre forme di imposizione dittatoriale non meno odiose di quella.

Personalmente non credo che la soluzione alla crisi sia il ritorno ad una società e ad un’economia di consumo; credo piuttosto che si debba approfittare della congiuntura per sotterrare definitivamente il sistema capitalista neoliberista che ha ampiamente dimostrato di essere settario, dittatoriale, amorale, distruttivo ed antidemocratico. Il capitalismo solo cerca il profitto in sè, senza altri valori. Nel nome del profitto impoverisce il pianeta, uccide la gente, distrugge l’ambiente; non gli importano le tradizioni o la cultura né si fa alcuno scrupolo morale. Il denaro è il suo unico dio che viene adorato al di sopra di qualsiasi altro dio. Per  tutto questo e per ritornare a una società umana fatta di umani e per umani credo che il capitalismo como lo conosciamo oggi, plasmato nelle dottrine neoliberiste, dev’essere completamente sradicato dal pianeta. I suoi seguaci devono essere banditi.
Per me l’unica soluzione è che la gente comune reagisca globalmente ed elimini alla radice il dannoso neoliberismo che favorisce pochissimi speculatori avidi di potere e di controllo, mentre danneggia la quasi totalità delle persone.

Così finisce il documentario di Naomi Klein Shock economy, l'ascesa del capitalismo dei disastri:
In questo momento quando c’è tanto in gioco se vogliamo riposte alla crisi economica che ci lascino un mondo più salutare, più giusto, più pacifico, dobbiamo uscire allo scoperto ed obbligare a crearlo.

Succederà?  Ci sarà una rivoluzione globale? Ho seri dubbi…